IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

L’edicola chiude i battenti. E la stazione perde un punto di riferimento

Oggi l’ultimo giorno per l’attività di Paolo Casani a Massa: era aperta da dicembre 2011: "Dopo i lavori in piazza non c’è passaggio di persone"

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Massa, 25 novembre 2023 – Stasera Paolo Casani chiuderà per l’ultima volta le porte dell’edicola della Stazione, storico luogo di incontro e scambio oltre che punto di riferimento per residenti, viaggiatori e turisti, in piazza IV novembre. L’aveva aperta il 30 dicembre 2011, facendo una scelta di vita ben precisa e netta.

Lasciata la carriera in banca e il lavoro da direttore della filiale dalla Cassa di Risparmio di Lucca a Montignoso, Casani si era reinventato scegliendo di gestire un’attività sua e del tutto diversa. D’altra parte, l’edicola della Stazione all’epoca era chiusa e lui – avendo maturato una grande esperienza nei rapporti con le persone – aveva deciso di scommettere su questo percorso. Sugli scaffali, che saranno smontati nei prossimi giorni, hanno trovato posto non soltanto giornali e riviste ma anche dischi di vinile e fumetti usati per cercare di intercettare un pubblico sempre più difficile da intercettare. In più dava la possibilità di fare i biglietti dell’autobus e gli abbonamenti anche per i treni ma non solo: Sim per i cellulari, pagamento bollette. Ad ogni modo, questo tempo è finito e questa sera le luci si spegneranno per un’ultima volta.

"Sono un giovane vecchio, ho 56 anni e al momento non ho altri progetti. Dovrò reinventarmi ancora una volta – spiega Casani – Per il passaggio dalla banca all’edicola mi ero preparato, invece domani ( oggi, ndr ) chiudo e vedremo cosa riserverà il futuro. Probabilmente farò qualche mercatino con i vinili, mia passione. Nell’attesa di capire come fare per ripartire, visto che non sono ancora in età da pensione".

La decisione di lasciare è maturata negli ultimi anni, tante le difficoltà anche legate alla presenza del cantiere per la piazza e successiva pedonalizzazione anche della zona antistante: "Non siamo stati ascoltati, nonostante le segnalazioni. C’era ancora il cantiere, le persone dissero fin da subito che avrebbero cambiato percorso se non avessero più potuto arrivare vicino al negozio – ha detto Casani – Le lacrime di coccodrillo, casomai, non serviranno. Dopo lo smontaggio degli arredi questo spazio rimarrà vuoto, in seguito verrà fatto un bando ad hoc".

"Chi ha studiato questa piazza ha sbagliato, tagliando fuori l’attività. Manca il passaggio, sia per gli avventori delle attività che per i viaggiatori", aggiunge Cesare Coli, edicolante del Cinquale. Mentre parliamo con Paolo Casani sono tanti i clienti, che nel tempo sono diventati amici, di passaggio per un saluto. "Mancherà moltissimo – ha detto Angela Furia, docente – Si parlava del più e del meno, lo abbiamo vissuto come un punto di incontro e di scambio. Un luogo dove parlare e un presidio di comunità. Le notizie digitali? La carta è tutta un’altra cosa". "Si chiude un altro capitolo della vita, in questo momento mi sento soltanto di ringraziare quanti in questi anni hanno contribuito alla vita dell’edicola", chiude Casani.