Lo aveva preannunciato che sarebbe stato "solo l’inizio", quella Stella Michelin riportata a ’casa’ dopo 20 anni, più precisamente nel Comune di Fosdinovo dove chef Giacomo Devoto ha la sua dimora del gusto la ’Locanda dei Banchieri’. La sua è una fucina di idee per il futuro del borgo entrato, grazie a lui, nell’Olimpo della ristorazione. Dalla realizzazione di Festival gastronomici estivi fino alla creazione di un albergo diffuso per la rivitalizzazione dei piccoli centri montani sotto i 5mila abitanti. Tutte proposte, ancora sottoforma di idee, accolte con entuasiasmo dal sindaco Antonio Moriconi all’incontro di ieri nella suggestiva cornice della Torre Malaspiniana. "Poiché mi sento felice se il mio lavoro comporta benessere a tutta la comunità e ritengo comunque che per dare una svolta totale al territorio serva creare un ’Albergo Diffuso’: una struttura capace di rigenerare la vita e le attività sotto ogni profilo in piccoli comuni sotto i 5.000 abitanti", ha detto lo chef.
E Fosdinovo, con le sue bellezze, è un luogo dal fascino unico che si presta alla vocazione turistica. "Un luogo fra cielo, mare e montagne, uno dei siti – spiega Devoto – più affascinanti lungo questa costa. Sono emozionato per Fosdinovo, per il suo fascino medievale, la sua posizione, per il valore del suo territorio dove, da qualche anno, opero nella mia Locanda dei Banchieri, una villa padronale in cui nel 1700 esisteva una stazione di posta. Ci troviamo all’interno della M.A.B. Unesco, un territorio unico, invidiabile e dove è necessario, in campo gastronomico, essere innanzitutto consapevoli del luogo dove ci si trova, in quanto la cucina locale non deve essere necessariamente legata alle tradizioni. Per quanto riguarda la Stella, sono stato premiato come direttore di questa struttura, che fra l’altro ha 4 camere, ma in realtà è stata premiata tutta l’equipe, con i cui componenti ci vediamo ogni giorno, come in una piccola famiglia".
Una struttura legata a doppio filo al territorio. "Abbiamo una cantina con 900 etichette diverse di vini, con oltre 30 aziende locali. Un recente studio economico ha determinato come un locale a cui sia stata conferita una attribuzione di merito, blasonata come nel nostro caso, può contare su un indotto globale che può andare dai 500 agli 800mila euro in un anno. E questo non significa – spiega lo chef – che gli ospiti scelgano solo il ristorante, ma scelgono come meta l’ambiente, il territorio dove il ristorante con la Stella si trova. Per i prodotti inoltre, sentendomi con la testa sugli alberi ed i piedi nell’acqua, privilegio sia quelli della Lunigiana che guarda il mare, che della Lunigiana interna".
Roberto Oligeri