
Emergenza continua. Sbarcati 261 migranti. Palloncini per i bambini
È filato tutto liscio per il quattordicesimo sbarco nel porto di Marina di Carrara, il più grande nella storia degli sbarchi che vedono protagonista lo scalo carrarese. Anche stavolta i migranti hanno salutato la libertà con il sorriso di chi sa che l’inferno è finito. Sono scesi dalla Ocean Viking a scaglioni, dopo le operazioni di prima identificazione e accompagnati per nuclei famigliari nei padiglioni del complesso fieristico di Carrarafiere, dove sono stati rifocillati, visitati dai medici e in seguito accompagnati alle loro future destinazioni.
Li chiamano semplicemente migranti, ma quelli che sono sbarcati ieri a Marina di Carrara erano 261 persone con la loro storia, la loro vita e la le loro vicissitudini, a volte drammatiche. Una sola cosa unisce il carico umano salvato in diverse operazioni dalla Ocean Viking: la speranza di una vita migliore. La Ong di Sos Mediterranée alle 14,30 era già attraccata alla banchina Fiorillo per le operazioni di sbarco, sullo sfondo delle acque azzurre del porto di Marina di Carrara da dove si gode il panorama delle alpi Apuane e che probabilmente ai migranti saranno sembrate montagne spolverate dalla neve.
I migranti hanno salutato la macchina dei soccorsi con un caloroso ‘ciao’. Il primo a scendere alle 15,10 in punto è stato un ragazzo con una presunta polmonite. Il giovane è stato caricato a bordo di una carrozzella sui mezzi della Croce rossa, che lo hanno portato in ospedale per gli accertamenti medici del caso. Subito dopo sono scesi i nuclei famigliari, tutti sorridenti e felici di essere finalmente in un porto sicuro, in particolare i bambini a cui sulla nave sono stati consegnati dei palloncini colorati. Le operazioni di sbarco e accoglienza sono durate diverse ore e gli ultimi migranti partiranno stamani alla volta dei centri di accoglienza a loro destinati.
"Anche a questo sbarco la città di Carrara si è fatta trovare pronta – ha detto la vice sindaca Roberta Crudeli –. Ringrazio tutti i volontari e le volontarie della Croce rossa e della protezione civile, tutte le forze dell’ordine, i servizi sociali del Comune di Carrara, la nostra protezione civile, che anche oggi si sono messi a disposizione per accogliere queste persone. A Carrara resteranno tre minori, mentre gli altri in base alle direttive della prefettura e del ministero saranno suddivisi tra la Toscana e le altre regioni".
Come ha spiegato la vice sindaca Crudeli ogni volta che sbarcano minori di 14 anni i Comuni sono obbligati a farsene carico. Un percorso lungo e difficile ma spianato dalla speranza di un futuro lontano da guerre e violenze, che porta queste persone a fuggire dal loro paese di origine rischiando la vita su imbarcazioni di fortuna guidate da scafisti senza scrupoli.
È la terza volta che la Ocean Viking scarica il suo carico umano nel porto di Marina di Carrara, che con ieri ha raggiunto il traguardo dei quattordici scali per un totale di 1.809 persone salvate nelle acque del Mediterraneo. Il primo sbarco risale al 30 gennaio 2023 quando la Ocean Viking di Sos Méditerranée arrivò con 95 persone a bordo. A seguire ci furono quelli Life Support di Emergency e della Geo Barents di Medici senza frontiere. Poi ci sono i due approdi della Open Arms, quello della Life Support, a cui sono seguiti l’arrivo della Sea Watch, della Humanity, della Geo Barents e della Ocean Viking.
Alessandra Poggi