Sono passati i primi 15 giorni dalla riorganizzazione del servizio di anestesiologia all’Ospedale Apuane e dunque dalla riduzione da 3 a 2 anestesisti notturni, che ha visto il taglio della guardia ’dedicata’ al reparto di Ostetricia. Ecco allora che è già tempo di bilanci. La Cgil Massa Carrara con dati alla mano evidenzia un quadro alquanto preoccupante. "Primi 15 giorni di riorganizzazione del servizio e sono state 11 le chiamate al rianimatore reperibile con interventi che hanno necessitato la presenza del medico anche per 12 ore continuative, dalle 20 di sera alle 8 di mattina. Questo, più di qualsiasi altra parola, basterebbe per far recedere l’azienda sanitaria da una scelta che dimostra ogni giorno di più di essere fallimentare. Ma da quanto ci risulta, pare non esserci fine al peggio, visto che durante una riunione con il personale medico, il primario e il direttore del dipartimento di emergenza urgenza hanno ipotizzato addirittura di far scomparire il medico reperibile di notte. Quando ci è stata comunicata questa eventualità non sapevamo se ridere o piangere, insomma un’organizzazione che funzionava e garantiva ampi risultati in termini di qualità e sicurezza per i pazienti e le pazienti prima ha visto la riduzione da 3 a 2 guardie attive la notte e ora addirittura, pur di non riconoscere l’evidenza delle cose, si pensa di peggiorare la situazione, togliendo il reperibile di notte. Questo, tanto per essere chiari, significherebbe che durante la notte 2 anestesisti dovrebbero in futuro garantire la sicurezza dei pazienti in rianimazione – dove al Noa abbiamo 14 posti letto –, assistere le partorienti in sala parto, dove si registrano all’incirca 1300 parti annui, e magari fare anche un salto al pronto soccorso nel caso ci dovesse essere un intervento grave da effettuare, cosa molto frequente. Il tutto senza aver minimamente preso in considerazione la formazione e l’aggiornamento del personale medico".
Intanto la conferenza zonale dei sindaci è stata posticipata al 14 gennaio, per cui anche lo sciopero indetto da Fp Cgil Massa Carrara e Aaroi Emac di tutto il personale medico e non solo degli anestesisti si terrà quello stesso giorno. "Noi, e vogliamo ricordarlo, avevamo chiesto sin dal principio che ci venissero inviati i dati, sulle attività presenti all’interno dei diversi presidi ospedalieri dell’Asl nord ovest – si legge ancora nella nota della Cgil provinciale –. Questo ufficialmente l’Asl non lo ha mai fatto, perché sa benissimo di essere in difficoltà a giustificare le decisioni che stanno unilateralmente adottando. In mancanza di comunicazioni da parte dell’azienda abbiamo ricercato noi i dati sulle attività, numero di posti letto e delle terapie intensive. Da questi risulta che nel 2023, i posti letto in terapia intensiva, i parti e le attività chirurgiche in elezione ed in urgenza, sui diversi ospedali territoriali, presentano diversità importanti, che per noi non giustificano assolutamente la scelta di omogenizzazione, messa in atto dalla direzione aziendale. A Massa ci sono 14 posti letto in Rianimazione. Da gennaio a novembre 2024 gli interventi chirurgici effettuati sono stati 9461 di cui 3216 in urgenza, 1228 parti nel 2023, e dal 16 dicembre i rianimatori anestesisti di notte sono 2. A confronto Lucca, per esempio, ha 14 posti letto in Rianimazione, nello stesso arco temporale però ha avuto 6507 interventi di cui 2267 in urgenza e 892 parti nel 2023 e 2 rianimatori anestesisti di guardia. Potremo poi ulteriormente evidenziare che nel numero complessivo degli interventi chirurgici ci sono differenze importanti. Come il numero dei parti presenti nei diversi nosocomi, con differenze percentuali elevate rispetto ai parti fatti presso il punto nascita dell’Ospedale Apuano, inferiori negli altri ospedali rispetto al Noa del 30%, 40% e del 50 %".
"Nonostante questi dati – conclude il sindacato – l’azienda continua imperterrita ad andare avanti, contro ogni logica di buonsenso e contro il parere di due consigli comunali, Massa e Carrara, che in maniera congiunta hanno chiesto di tornare indietro rispetto a questa follia".