MONICA LEONCINI
Cronaca

Ente in dissesto, servizi in ginocchio: "Personale ormai allo stremo. Il prefetto mandi un liquidatore"

Villafranca, la Fp Cgil lancia l’allarme e accende i riflettori sulla carenza di organico ma non solo "La mensa è in mano a una cooperativa, il museo etnografico è chiuso e manca pure il segretario comunale".

Villafranca, la Fp Cgil lancia l’allarme e accende i riflettori sulla carenza di organico ma non solo "La mensa è in mano a una cooperativa, il museo etnografico è chiuso e manca pure il segretario comunale".

Villafranca, la Fp Cgil lancia l’allarme e accende i riflettori sulla carenza di organico ma non solo "La mensa è in mano a una cooperativa, il museo etnografico è chiuso e manca pure il segretario comunale".

Comune di Villafranca: con la carenza di personale, sono a rischio i servizi. La Fp Cgil della nostra provincia lancia l’allarme: la dotazione organica del comune è al limite, le conseguenze sono pesanti per i dipendenti. E per i cittadini. "I dipendenti in servizio - si legge in una nota - subiscono forti disagi poiché si trovano a dover svolgere molteplici mansioni, per far fronte a servizi indifferibili. Così non si può andare avanti. La pressione lavorativa sui dipendenti è aumentata e ora è insostenibile, tanto da portare alcuni a dare le dimissioni. E non si vede via d’uscita, anzi la situazione è divenuta ancor più nera, considerata la situazione di dissesto dell’ente Oggi in servizio ci sono solo 14 dipendenti e l’ufficio tecnico è privo della figura di un tecnico, ci saranno pensionamenti in uffici che svolgono servizi essenziali, ci chiediamo come verrà affrontata la situazione. E’ arrivato il momento che l’amministrazione si assuma le proprie responsabilità, non è possibile che il peso di scelte sbagliate fatte a monte ricadano sul personale. Manca una programmazione che tenga conto delle gravi carenze e recepisca la necessità di dover comunque erogare servizi di qualità. Vogliamo trovare delle soluzioni, essere chiamati per un confronto altrimenti saremo disposti a mettere in atto le azioni necessarie per garantire la salute del personale". Stessi appelli e stesse preoccupazioni sono evidenziati, da tempo, dalla minoranza consiliare.

"Il 5 dicembre - esordisce Emiliano Giusti - è stato dichiarato il dissesto, non c’è ancora un liquidatore, quindi i pagamenti sono tutti bloccati e il bilancio di previsione 2025 non è ancora stato fatto. L’ufficio tecnico è senza personale, le conseguenze, a catena, si riversano su cittadini, liberi professionisti, imprese e attività. E’ successo che alcuni cittadini sono andati a Mulazzo per rinnovare la carta di identità. I vigili urbani, nonostante la convenzione con Pontremoli, non ci sono mai, se non un giorno a settimana, prima ne avevamo 5. La riduzione del personale è evidente, basta entrare in comune, ricade in modo negativo sui servizi; la mensa ora è in mano a una cooperativa, è stato tolto il trasporto scolastico verso Bagnone e sostituito con il servizio di Autolinee toscane, non è la stessa cosa. Non ci vengono date spiegazioni, a fine dicembre ho presentato un’interrogazione scritta in merito all’antenna 5G e non ho ricevuto risposta. Manca anche il segretario comunale".

La conta dei disservizi continua nelle parole di Mario Guastalli. "Il Museo etnografico è chiuso - evidenzia - non riesco a immaginare le condizioni in cui versa, anche la biblioteca non è sempre aperta, nonostante sia stata riqualificata. Manca l’intenzione di voler assumere personale. L’ostello di Filetto è chiuso da 10 anni. Chi si occuperà delle rendicontazioni Pnrr? Non ci sono eventi culturali, niente Proloco, la Fiera di San Genesio è stata completamente demolita e non vedo la volontà di riportarla come un tempo. Gli eventi organizzati hanno avuto il supporto economico fondamentale dei commercianti. Con il dissesto è fallita anche la possibilità di riqualificare il complesso delle piscine e le frazioni e i cimiteri sono abbandonati. Noi facciamo appello al Prefetto, affinché arrivi un liquidatore".

Monica Leoncini