Il business del termalismo apuano funziona. E questo avviene puntando sulla qualità, la ricerca scientifica e le competenze dei medici. Nello stabilimento termale di Equi, incastonato tra le Apuane, si è parlato venerdì di ’rinascita del termalismo in Italia’ nell’ambito di una tavola rotonda cui hanno preso parte tecnici e medici, iniziativa promossa per far conoscere la struttura fiore all’occhiello del territorio – che è stata recentemente riaperta – e i progetti futuri in cantiere. Alla tavola rotonda hanno partecipato Carlo Manfredi, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della provincia, molto legato alle Terme di Equi e aperto a una possibile collaborazione futura. Tra gli ospiti Marco Romanelli, direttore del master in Medicina termale all’Università di Pisa e Fausto Bonsignori, presidente Amiittf, Associazione medica italiana idroclimatologia, talassologia e terapia fisica. Entrambi hanno evidenziato "l’importanza della medicina termale in Italia, con la Toscana regione leader per la presenza di molte strutture attive, ma anche la sinergia necessaria, da crearsi coi medici di medicina generale, per ribadire che la medicina termale è utile ed efficace nella prevenzione, cura e riabilitazione".
Le Terme di Equi sono un vero gioiello senza tempo, sorgono nello scenario del Parco regionale delle Alpi Apuane. La fonte, già nota agli antichi romani, venne sfruttata con la costruzione dello storico stabilimento termale, voluto alla fine del 19esimo secolo.
Le acque benefiche sgorgano a una temperatura media di 23 gradi e vantano potere curativo e rigenerante, soprattutto per la cura delle affezioni dell’apparato respiratorio e otorinolarigoiatrico, delle affezioni cutanee, dell’apparato locomotorio. Prima dell’avvio della tavola rotonda, i presenti hanno visitato lo stabilimento in modo tale da vedere di persona le attività che offre. Poi hanno ascoltato i vari interventi sulla valorizzazione del termalismo nel territorio e in Italia con la partecipazione di esperti di rilievo. A portare i saluti dell’amministrazione comunale di Fivizzano ci ha pensato il vice sindaco Giovanna Gia, che ha evidenziato quanto un complesso simile sia importante per il territorio, ricordando che era stato Carlo Tonelli, ingegnere di fama, a rendere la ’stazione’ di Equi Terme conosciuta e valorizzata per le sue acque termali. Fu infatti proprio grazie all’opera di Tonelli che nel 1894 nacque sulle antiche tracce romane il centro termale di Equi, comprensivo di un albergo, che per l’epoca corrispondeva a tutte le esigenze dei frequentatori delle terme. Emanuele Folegnani, amministratore della società Fgm Toscana srl ha poi evidenziato le peculiarità del centro, gli sforzi fatti e la volontà di ampliare i mesi di apertura, puntando anche sul benessere e al mondo spa. A introdurre i lavori il direttore sanitario Fabio Folegnani, che invece si è concentrato sulle caratteristiche delle acque, particolari perché cambiano colore con la stagionalità. E’ settembre, tra l’altro, il mese migliore per le cure termali.
Monica Leoncini