Laura Sacchetti
Cronaca

L’erosione torna a colpire il litorale, ennesimo appello dei balneari: “Bisogna intervenire al più presto”

A Ronchi il mare ha scavato sotto le strutture a tal punto da far riemergere blocchi messi a protezione 10 anni fa. “La tutela dell’ambiente e dell’economia locale passa anche dalla spiaggia. Non è più il tempo di aspettare”

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Ecco com’è ridotto il Bagno Europa a Ronchi dopo l’ultima mareggiata

Marina di Massa, 12 ottobre 2024 – Arriva l’autunno, le prime piogge e il vento alza il mare e per il litorale massese la canzone è sempre la stessa: metri cubi di sabbia inghiottita dalle onde e lavarone spiaggiato sull’arenile. E’ questa ormai la fotografia stagionale della costa, perchè l’erosione continua a non dare tregua. Ormai è sufficiente un po’ di mare mosso che la spiaggia scompare, l’acqua arriva alle strutture balneari e si perdono quantitativi significativi di sabbia che solo in minima parte il mare restituisce quando si calma.

“Nonostante la mareggiata di questi giorni non sia stata significativa in termini di potenza – scrivono dal Consorzio Balneari Massa – ha comunque accentuato il fenomeno erosivo. La costa del comune di Massa è in gravi condizioni. Il mare ha eroso e aggravato diversi tratti di litorale, in modo evidente a Ronchi, davanti al Bagno Europa, dove ha scavato sotto la struttura a tal punto da far riemergere dei blocchi messi oltre dieci anni fa a protezione dello stabilimento. All’erosione si aggiunge poi la grande quantità di lavarone che le piogge hanno portato al mare attraverso i fiumi e i diversi canali che sfociano sul tratto di litorale massese. Se le condizioni meteo marine dovessero peggiorare nei prossimi mesi, la costa subirà l’ennesimo duro colpo e il rischio è che dopo sarà difficile sistemare la situazione con interventi tampone. Chiediamo alle istituzioni di non dimenticare che la tutela del territorio e dell’economia passa anche dalla spiaggia, senza la quale difficilmente si possono accogliere residenti e turisti nel periodo estivo”.

Il litorale necessita di interventi di manutenzione strutturale, di progetti di difesa oltre a ripascimenti continui. Perché va bene portare la rena, ma poi va anche difesa, altrimenti a ogni mareggiata anche di bassa intensità la costa si assottiglia, perdendo sia in termini di profondità sia in termini di volume. Fondamentali diventano le tempistiche di intervento. La natura non aspetta i tempi dell’uomo e per salvaguardare e proteggere la costa massese è necessario intervenire oggi, perché domani sarà troppo tardi.

“L’erosione – sostiene il Consorzio – iniziata in concomitanza con la costruzione del porto di Marina di Carrara, ha inghiottito centinai di metri di arenile, basti pensare alla Partaccia, il primo tratto a sud del porto, che ha subito le imminenti conseguenze dell’erosione che però negli ultimi cinquant’anni non ha risparmiato Marina di Massa, Ronchi e Poveromo. L’economia turistica massese si basa principalmente sul turismo balneare. Il turismo balneare si basa sulla presenza della spiaggia. Meno spiaggia significa meno capacità di offerta che equivale a meno presenze e flussi turistici con conseguenze su tutti i settori ad esso strettamente collegati. Contrastare e fermare l’erosione quindi significa salvaguardare l’ambiente e l’economia di uno dei comparti più importanti del territorio”.