
Il Partito Repubblicano Italiano spiega perché è contrario all’ampliamento del porto a Marina di Carrara
Nel dibattito sul futuro del litorale si inserisce anche il Partito Repubblicano, che in un incontro con il sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi è stato invitato "a collaborare nella raccolta firme contro l’ampliamento del porto di Marina di Carrara – spiega Giorgio Raffi, segretario segretario della Sezione Mazzini di Massa – Il problema dell’erosione è sempre stato una delle emergenze che il Pri ha affrontato proponendo soluzioni concrete. Ora il tema è tornato di grande attualità a seguito al progetto di ampliamento del porto di Marina di Carrara che ha, finalmente, portato anche le amministrazioni dei Comuni a levante (in particolare Forte dei Marmi) e le associazioni ambientaliste a prendere posizione. La causa dell’erosione è dovuta al porto che impedisce alle sabbie provenienti dal Magra di ripascere le nostre spiagge trovando ostacolo invalicabile nel molo foraneo – prosegue Raffi – E a seguito di interventi restrittivi dell’autorità di bacino (oggi soppressa) il Magra ha ricominciato a riversare in mare notevoli quantitativi di materiale sabbioso che inevitabilmente vengono fermati a nord del porto. La nostra sabbia, per il naturale andamento delle correnti marine, viene spinta verso sud mentre non viene più alimentata da quella proveniente dal nord. L’erosione ha investito prima la Partaccia, poi il centro di Marina e attualmente Ronchi Poveromo, ma entro pochi anni non potrà non interessare Cinquale, Vittoria Apuana e Forte dei Marmi".
"L’attuale amministrazione poco o nulla ha fatto per imporsi a livello regionale per tutelare gli interessi massesi che, inevitabilmente, si trovano in contrasto con i Comuni limitrofi. Altro dato certo è che il ripascimento che ogni anno viene fatto non ha alcuna utilità se non quella di tamponare la situazione. Pur essendo un dato certo che la realizzazione di un porto su un fondale sabbioso (come quello di Marina di Carrara) è un’operazione incompatibile con il rispetto dell’ambiente, non può non prendersi atto della sua esistenza il che, peraltro, ci trova contrari a ogni modifica che non potrà che aggravare il problema. Né potrà seriamente sostenersi che il potenziamento del porto è necessario per incentivare l’attracco delle mega navi da crociera. Questo tipo di turismo non solo non porta alcuna ricchezza al commercio locale, ma provoca enormi disastri ambientali. Quanto al dedotto incremento di personale non è dato conoscere dati attendibili, ma per il ’ricatto’ occupazionale Massa ha già molto dato al polo chimico della zona industriale – chiude Raffi – Il Pri si oppone a ogni ipotesi di intervento sul porto e chiede che vengano cantierizzate le opere di difesa strutturale del litorale attraverso la realizzazione del progetto già esistente per non continuare ad assistere all’agonia di una delle zone più belle della costa toscana. Aderiamo alla raccolta firme ma l’opposizione all’ampliamento è solo un aspetto di un più complesso problema".