LAURA SACCHETTI
Cronaca

Erosione, eterna lotta contro il tempo Il mare avanza ma gli interventi tardano

Grido di dolore dei balneari, ormai rassegnati a una stagione estiva di magra, tra poca spiaggia e restrizioni Covid. La task force regionale ha avviato ieri l’iter per i progetti strutturali della costa sperando nei fondi del Recovery plan

di Laura Sacchetti

"Non sappiamo come riusciremo ad aprire gli stabilimenti balneari: non c’è più spiaggia", è l’amara considerazione dei balneari di Ronchi di fronte a una stagione quanto mai incerta per quella spiaggia ridotta ai minimi termini. E’ il tratto fra i pennelli 5 e 6 che coinvolge gli stabilimenti balneari di Ronchi, dal bagno Ennio al Nando. Il loro grido arriva mentre continuano le riunioni della task force sull’erosione tra i tecnici del Genio Civile, le associazioni di categoria e le istituzioni. Ieri in video conferenza un altro incontro per fare il punto sulla situazione, sui progetti ancora da realizzare e quelli da terminare, come il ripascimento a Poveromo. La zona di Ronchi, esclusa dai lavori di ripristino, sarà però la base operativa dei cantieri, con una serie di problematiche per l’arrivo dei mezzi sulla spiaggia. I bagni subiranno i disagi ma non i benefici dell’intervento. In questa cella nel 2019 era stata portata la sabbia, prelevata nella vasca confinante, soluzione che probabilmente ha creato scompensi marini, mettendo in difficoltà anche i bagni tra i pennelli 6 e 7. "Qui la situazione è critica – si sfoga Simone Marcucci, titolare del bagno Cavalieri del Mare –, ad oggi non so come fare ad aprire. Siamo stati abbandonati dalle istituzioni. Dal 2008, ogni anno i soliti problemi. Sono stati fatti alcuni interventi, ma insufficienti a tutelare la spiaggia. Non c’è sensibilità per il turismo, poco amore per il territorio e la tutela ambientale. In una città a vocazione turistica, come si può pensare di avere il cantiere sul mare a giugno? I lavori si devono fare d’inverno, da ottobre ad aprile. Sono un imprenditore, ho una famiglia e do lavoro a 5 persone. Faccio girare un’economia, chiedo di poter lavorare".

"Rispetto al 2020 – precisa Alessandro Menchini, del bagno Ennio –, mancano tra i 7 e 8 metri di profondità. Le scogliere, stanno cedendo e non riescono più a contrastare la forza erosiva del mare". "Sono state fatte tante promesse – sottolinea Alessio Giorgieri, del bagno Exclusive Beach di Osteria del Mare, ex bagno Nelly – ma ad oggi la situazione è drammatica. Sembra che le istituzioni ci abbiano dimenticato. Il sistema balneare dà lavoro e crea indotto, ma dobbiamo essere bravi a trattenere i turisti nel nostro territorio. Sindaco, non ci dimentichi. Colleghi balneari, restiamo uniti. Serve un progetto unico per tutta la costa, che tuteli la spiaggia e di conseguenza l’economia turistica". "La mia concessione risale al 1932 – racconta Dario Palagi, del bagno Nando – e ogni anno, da oltre venti, viviamo la stessa condizione. All’epoca del sindaco Pucci furono fatti interventi importanti. Era stato portato del ghiaino che era riuscito a trattenere la sabbia. Quest’anno la difficoltà è molta, soprattutto perché con le linee guida anti covid dobbiamo allargare le distanze tra gli ombrelloni e con poca spiaggia siamo costretti a non accontentare diversi turisti. Aprire un cantiere con mezzi pesanti in spiaggia a ridosso dell’estate o, peggio, a giugno non è una bella immagine per il territorio".

La task-force regionale anti erosione intanto ha avviato ieri il percorso per la pianificazione di progetti strutturali per la costa nord della Toscana, con l’obiettivo anche di attingere le risorse previste per l’ambiente dal recovery plan. Dall’incontro è emersa la volontà di avvalersi delle risorse umane delle università di ricerca toscane, in collaborazione con il Cnr. Presenti all’incontro online anche i rappresentanti delle categorie balneari che hanno chiesto di essere coinvolti. "Prima di partire con i lavori – sostiene Itala Tenerani, presidente del Consorzio balneari Massa – vogliamo essere interpellati, nell’ottica della collaborazione e della condivisione". "Abbiamo chiesto se ci sono novità sul cantiere fermo di Poveromo – spiega Claudio Costelli, referente dell’erosione per il Consorzio dei balneari –. I tecnici ci hanno detto che la ditta si è resa disponibile ad eseguire il lavoro: dovrà presentare un cronoprogramma al Genio Civile che ne verificherà la fattibilità". Nessuna novità invece sul progetto dei lavori per l’argine del Frigido. "Ho apprezzato il tono dell’incontro – dice Lorenzo Marchetti, presidente Cna balneari – e credo che possa essere la strada per trovare soluzioni. E’ necessaria la collaborazione tra enti con le categorie. Ho apprezzato anche l’intervento dell’assessore Guidi perché ha rappresentato la situazione della costa e le modalità necessarie per arrivare a delle opere risolutive".