
OPERE DI DIFESA I cantieri per i setti anti-erosione sono ormai aperti da anni erosione
Massa, 12 aprile 2015 - RIPASCIMENTO, si parte. Sta per arrivare la sabbia che a giorni sarà utilizzata per il ripascimento del litorale apuano: quintali di sabbia pronti ad essere utilizzata nell’interminabile lotta all’erosione, ma nessun lavoro strutturale partirà prima di settembre. Manca l’ufficialità, ma dalla riunione che i rappresentanti della Provincia hanno avuto con i tecnici, i sindaci e i rappresentati delle associazioni dei balneari sarebbe emersa la necessità di rinviare quella parte di interventi di recupero e riequilibrio del litorale fra i fiumi Frigido e Versilia che consiste nella sistemazione dei pennelli sommersi con il prolungamento in soffolta. Alcune verifiche devono ancora essere fatte prima di ufficializzare la decisione, ma tutto lascia presagire che sarà possibile eseguire i lavori solamente fino al 31 maggio. Il che dovrebbe garantire ai balneari di lavorare senza disagi e ai villeggianti di godersi la vacanza senza dover fare i conti con cantieri di vari tipi e dimensioni. Il termine di esecuzione dei lavori era fissato, per ciascun lotto, in 120 giorni e, visto il lungo iter burocratico e i tempi tecnici e legali, i lavori si sarebbero protratti per buon parte della stagione estiva. Così, la sistemazione dei pennelli perpendicolari fino al numero 7 e 8 con il prolungamento in soffolta, il ripascimento di tutto il tratto e la sistemazione della vasca 3 a nord del Magliano con ispessimento della barriera soffolta parallela alla linea di costa avverrà a settembre. Dai prossimi giorni e fino a fine maggio, però, arriverà la sabbia per un’intensa opera di ripascimento, come previsto nel capitolato allegato al contratto d’appalto.
A PROPOSITO di sabbia: potrebbero ben presto esserci significative novità. Da Firenze arrivano notizie su importanti variazioni rispetto alle modalità di trattamento dei sedimenti marini. Indiscrezioni, infatti, rivelano che potrebbero non essere presi in considerazione quei minimi sforamenti in maniera puntuale di valori. Non si parla di inquinamento della falda, ma di minime percentuali registrate solo ‘localmente’. Si attende la delibera della giunta regionale. E questo aprirebbe nuovi orizzonti. Aprirebbe la strada, ad esempio, all’ipotesi da molti ritenuta affascinante di ricorrere alla vicina Carrara per procedere nelle operazioni di ripascimento. Il porto di Carrara dovrà dragare il suo ingresso per circa 12 metri e questo metterà a disposizione quasi un milione di metri cubi di sabbia. Quel milione di metri cubi potrebbe contribuire in maniera sostanziosa al ripascimento del litorale, anche massese. Sarebbe ributtata in mare, perché quel che dal mare viente tolto, in mare deve tornare e l’equilibrio sdovrebbe essere garantito.