
Escalation di rischi e come riconoscerli
Tra la pericolosità e gli aspetti negativi dei social, ci sono sfide estreme a cui erano chiamati alcuni anni fa i giovanissimi che accettavano l’amicizia di uno strano personaggio che assomigliava a Pippo, il personaggio della Disney e che si faceva chiamare Jonathan Galindo. Agiva principalmente su Tiktok e Instagram. Ai follower venivano chieste prove da affrontare. Le prime erano piuttosto semplici, ma diventavano sempre più complesse e pericolose mano a mano che si susseguivano. Venivano presentate come “prove di coraggio”, ma procedendo si arrivavano anche a suggerire atti di autolesionismo. Alcuni dei partecipanti che hanno avuto la lucidità di fermarsi nonostante la giovane età hanno spiegato che tra le prove di coraggio c’era perfino quella di incidersi con una lama sull’addome. Chi si rifiutava di continuare, veniva minacciato di rapimento e uccisione dal/dai personaggi che si nascondevano dietro lo schermo. Anni prima c’era stata un’altra sfida simile, “Blue Whale“, che richiedeva agli utenti, sempre giovanissimi, sfide pericolose. Per questo con i social occorre usare la testa: è molto facile entrare in contatto con persone sconosciute e questi fenomeni pericolosi non devono togliere del tutto la fiducia nei confronti dell’altro o portarci a chiuderci in noi stessi. Se un profilo non convince o fa richieste particolari, meglio lasciar perdere. La realtà non è quella virtuale, ma quella delle uscite con gli amici. I social sono utili ma possono diventare distruttivi.