Cinque mesi di lavoro che hanno dimostrato gli effetti dell’attività estrattiva su corsi d’acqua apuani. Uno studio fatto in maniera scientifica e col supporto dei cittadini attraverso un percorso di partecipazione per analizzare il problema della pressione dell’estrattivismo sulle Apuane e insegnare un ‘metodo’ di approccio e analisi del problema. E’ giunto alla fine il progetto di Source International, organizzazione non governativa che lavora con le comunità di tutto il mondo sul problema dell’inquinamento e gli effetti sulla salute causati dalle industrie estrattive, che ha affrontato il tema ‘Apuane’. Venerdì sera la presentazione dei risultati al Cinema Scuderie Granducali di Seravezza, con le referenti del progetto per Source, Laura Grassi e Clara Masetti. "Abbiamo scritto il progetto con tante realtà del territorio che si occupano di estrattivismo – sottolinea Grassi – e ci aspettavamo molta più partecipazione dai cittadini. Chi ha partecipato ha dimostrato grande motivazione, un’esperienza positiva per noi e le associazioni: abbiamo posto basi su cui il progetto potrà proseguire anche con le sue gambe. Abbiamo realizzato una piattaforma online ad accesso gratuito e abbiamo reso disponibili i materiali utilizzati, coi risultati e le analisi. Chiunque li potrà usare per iniziare un progetto di scienza partecipata". Il report è stato inviato alle autorità competenti: "Sindaci delle Apuane, Arpat, Regione Toscana, Unesco e Ministero. A tutti chiediamo controlli e sanzioni. Voi operate su aree internazionali. Le Apuane sono davvero un disastro ambientale? Hanno sventrato delle montagne, amputato reticoli idrogeografici, quando piove le sorgenti non sono potabili. Hanno messo depuratori sulle sorgenti dove oltre al danno c’è la beffa perché tocca alla comunità pagare la depurazione di un danno che non dipende da loro". Il report evidenzia come l’acqua dei due corsi d’acqua analizzata, Lucido e Frigido, cambi stato di qualità e torbidità dall’estate, quando piove poco, a quello autunnale delle piogge che lavano i versanti e trascinano a valle la polvere di marmo. "Dal periodo estivo (assenza di precipitazioni) al periodo autunnale (precipitazioni intense) si osserva un peggioramento della qualità delle acque in entrambi i bacini, in termini di torbidità e concentrazioni di metalli pesanti. Nei mesi autunnali risulta particolarmente critica la torbidità delle acque di sorgente presso la Grotta di Equi, delle acque del fiume Frigido all’altezza del paese di Poggio Piastrone, delle acque del canale che arriva dalla sorgente del Cartaro e delle acque del fiume Frigido a valle di Canevara. Tali punti sono interessati dalla presenza di cave di marmo nel loro bacino idrogeografico".
CronacaEstrattivismo sotto la lente. Gli effetti sui corsi d’acqua. L’inquinamento in un report