
Con l’approvazione della variante non ci sono più ostacoli al progetto di riqualificazione. Previsto anche il recupero dell’ex Pomario Ducale. Resta il dilemma sulla Mostra della Resistenza.
Via libera per ‘Marte’. Dopo la recente approvazione della variante urbanistica non ci sono più ostacoli per la riqualificazione dell’area ex Cat dove sorgerà la nuova ’casa delle arti’ con facciate in mattoncini rossi a vista battezzata (al momento) ‘Marte’. Resta da decidere il destino della Mostra della Resistenza, che alcuni spingono perchè trovi posto all’interno del nuovo complesso mentre altri ritengono più opportuno che venga trasferita altrove. Intanto possiamo dire che la zona sarà veramente riqualificata e che Massa avrà (finalmente) spazi che fino ad oggi erano insufficienti o del tutto mancanti: un auditorium musicale, con sale prove e di registrazione, e locali polifunzionali per lo studio, per il teatro e le arti visive, oltre che per eventi espositivi. Una ’casa delle arti’ pensata per i giovani, che possono fare musica e teatro ma anche studiare e ritrovarsi: su ’Marte’, infatti, ci sarà anche un bar caffetteria.
I lavori all’ex Cat stanno procedendo. L’intervento, oltre a ridare decoro all’intera zona, andrà incontro anche una richiesta sempre più pressante, quella della mancanza di posti auto. Il piano infatti prevede un nuovo parcheggio. Il progetto, lo ricordiamo, è finanziato, nell’ambito del Pnrr, per un importo complessivo di 4,4 milioni di euro. E al progetto di riqualificazione dell’area è associato anche quello del recupero del giardino storico dell’ex Pomario Ducale, oggi praticamente scomparso, costruito da Alberico I Cybo a partire dal 1557 e ampliato nel 1665 da Carlo I Cybo. Dell’antico giardino restano una parte del muro di recinzione e il portale di accesso, riconosciuto quale bene d’interesse culturale. Sarà realizzato un parco pubblico, recuperando e valorizzando le preesistenze del giardino, sulla base di studi storici e analisi tecniche in grado di sostenere le soluzione architettoniche, vegetazionali e paesaggistiche. Insomma, un’autentica rivoluzione.
L’iter è stato complesso, l’approvazione del progetto in consiglio comunale risale al giugno 2023, l’ok della Conferenza dei servizi e quello del consiglio alla conseguente variante urbanstica è del febbraio di quest’anno. La variante si è stata necessaria in quanto iI progetto originario prevedeva anche altri interventi che sono stati modificati, o cancellati, soprattutto in base alle prescrizioni di tutela della Soprintendenza alle belle arti, che ha aggiornato i vincoli dell’area estendoli all’ex giardino ducale. Le modifiche introdotte hanno riguardato sostanzialmente l’eliminazione del contestato prolungamento di via Giampaoli e della rotatoria con via Bassa Tambura, lo spostamento lato Carrara dell’immobile sede della ’casa delle arti’, così da creare due file di alberature e liberare lo sguardo da e verso l’arco del Pomario, la creazione di un tetto ‘verde’ su Marte e il posizionamento di pannelli fotovoltaici sopra i pergolati in legno che copriranno i nuovi parcheggi, oltre al recupero, appunto, dell’antico giardino del Pomario Ducale, sulla base di studi storici e analisi tecniche.
Resta, come detto, la questione della Mostra della Resistenza. L’immobile che la ospitava sarà demolito. Va detto che nell’area ex Cat c’erano due edifici e la nuova ’casa delle arti’ è vincolata a non superare per dimensione la somma della loro superficie. Di qui la necessità della demolizione, anche per consentire un nuovo e più funzionale parcheggio. Insomma, la Mostra della Resistenza o trova spazio all’interno di ’Marte’ oppure deve traslocare in una nuova e migliore sede. La scelta spetta alla politica, ma crediamo che sia giusto aprire un dibattito e che sia la cittadinanza tutta, Anpi in primis, ad esprimersi.