Ex cava Fornace: "L’inchiesta poteva proseguire"

L'inchiesta pubblica sulla discarica ex Cava Fornace poteva essere prorogata o sospesa, secondo il Comitato dei cittadini. Italia Nostra e Legambiente chiedono la chiusura del sito, sottolineando che coinvolge interessi privati.

L’inchiesta pubblica sulla discarica ex Cava Fornace poteva essere prorogata o sospesa, non c’erano limiti di tempo. E’ quanto sostiene il Comitato dei cittadini dalla lettura della nota inviata dall’ufficio legale della Regione Toscana sulla richiesta di chiarimenti sulla sospensione arrivata soltanto il 16 gennaio, a inchiesta pubblica terminata: "Non si prevede una durata massima per lo svolgimento dell’inchiesta pubblica, e si chiarisce da parte della Regione ‘che non si ravvisano ostacoli di natura normativa alla definizione di un termine più ampio’, dei 90 giorni sempre posti come termine dalla presidente Cardillo. Siamo amareggiati e delusi del trattamento ricevuto: abbiamo invocato l’inchiesta pubblica perché vogliamo partecipare ai processi decisionali che ci riguardano e abbiamo ricevuto, come territorio e come cittadini, uno schiaffo per riportarci al ruolo di meri elettori che non devono porsi domande e chiedere risposte, ma solo bovinamente votare in silenzio".

Intanto frattempo Italia Nostra e Legambiente Massa Montignoso tornano a chiedere la chiusura del sito, sottolineando la posizione del Partito democratico di Pietrasanta che si è espresso in tal senso e dove il sindaco "ha richiesto un incontro alla Regione per affrontare le questioni legate alla chiusura della discarica. Risulta ad oggi falsa la necessità di tenere aperta la discarica per interessi collettivi del territorio, mentre è vero che essa coinvolge interessi squisitamente privati".