I rifiuti dell’ex Cjmeco hanno i giorni contati. Dopo anni di abbandono e degrado, sembra avere una fine la vicenda iniziata quasi trent’anni fa, una piaga per gli abitanti di Pallerone e soprattutto una bomba ecologica e ambientale sotto gli occhi di tutti. Nei giorni scorsi il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha ricevuto Marco Sciarra, ingegnere della società ‘Cube srl’, capofila del raggruppamento d’impresa che curerà la direzione dei lavori di bonifica dell’area, su appalto dell’Agenzia regionale del Demanio. E’ infatti il Demanio il proprietario dei 170mila metri quadrai dell’area di Colombera e dei suoi 83 fabbricati. Ed è proprio lì che nel corso degli anni sono state abbandonate tonnellate di rifiuti di ogni genere.
Il recupero dell’area non sarà semplice: per l’operazione di rimozione dei rifiuti l’Agenzia del Demanio ha stanziato 12,7 milioni di euro e sta valutando il ricorso ad altri fondi, incluso il Pnrr, per ulteriori 2,6 milioni di euro in moda da concludere i lavori entro il 2026. In sala giunta insieme al sindaco, a ricevere Sciarra, c’erano il vicesindaco Roberto Cipriani, la consigliera Silvia Amorfini e il dirigente comunale Andrea Donati: l’avvio dei lavori fa tirare un sospiro di sollievo, dopo un lungo contenzioso iniziato nel 2001. Ma facciamo un passo indietro.
La Colombera è un’area molto estesa, adibita a polverificio fino al termine della Seconda guerra mondiale e poi utilizzata per attività di assemblaggio di missili filoguidati, fino al 1995. Comprende numerosi capannoni e fabbricati costruiti in epoche diverse, a seconda dell’evolversi delle tecnologie e della produttività delle attività che in esso si svolgevano. Nel 1997 la società Cjmeco usò lo spazio per fare raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti, di fatto accumulando 50mila tonnellate di materiali di ogni genere. Solo cinque anni fa la risoluzione giudiziaria della vicenza è arrivata dalla Corte d’Appello di Genova che ha ribaltato la sentenza di primo grado del Tribunale di Massa stabilendo che il Demanio dovesse al Comune di Aulla 8,1 milioni di euro per la bonifica dell’area. Un accordo transattivo tra i due enti, nell’agosto 2021, ha chiuso la partita dei risarcimenti post-processuali, così il Demanio provvederà alla bonifica per 10 milioni di euro, con la corresponsione al Comune di circa un milione. La causa in appello contro il Demanio fu curata dallo studio legale di Roberto Valettini prima della sua elezione a sindaco di Aulla. All’incontro in municipio è seguito un sopralluogo con l’architetta Elisabetta Mariani e una delegazione dell’agenzia demaniale.
Cosa resta all’ex Cjmeco? Oltre 50mila tonnellate di rifiuti non organici, tutti negli spazi della vecchia polveriera. Il cronoprogramma presentato dal Demanio nel 2022 prevede la caratterizzazione delle aree e poi il bando per la bonifica. "Stiamo traguardando il risultato più atteso e impegnativo per Aulla – dichiara il sindaco Roberto Valettini –, con orgoglio e soddisfazione possiamo affermare di bonificare un sito degradato, per un grave problema mai risolto fino all’avvento della nostra amministrazione". Soddisfatto anche il vicesindaco con delega all’ambiente, Roberto Cipriani: "Andremo a sanare una ferita profonda del territorio, dando una svolta definitiva a una brutta pagina della storia ambientale locale, per un futuro più sostenibile". "Sono molto contenta per il mio paese – chiude Amorfini –, finalmente andiamo a risanare un’area mal gestita da troppa noncuranza e non amore dimostrati per il nostro territorio".
Il direttore regionale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio, Raffaella Narni, sottolinea che l’intervento "è perfettamente coerente con la nuova visione dell’Agenzia del Demanio di dare centralità al territorio, all’utenza, ai cittadini attraverso gli interventi di riqualificazione del patrimonio immobiliare dello Stato, in un’ottica di valorizzazione sociale, ambientale e culturale".