LAURA SACCHETTI
Cronaca

Ex colonia Ugo Pisa: "Scempio paesaggistico"

Duro attacco di Stefano Benedetti ai lavori in corso per la riqualificazione "Si costruiscono casermoni a pochi metri dal mare con un impatto devastante".

Gli edifici in costruzione all’ex colonia Ugo Pisa accanto alla Torre Fiat

Gli edifici in costruzione all’ex colonia Ugo Pisa accanto alla Torre Fiat

I lavori per la riqualificazione dell’ex colonia Ugo Pisa vanno avanti ma non si fermano le proteste. A tornare sulla questione è l’ex presidente del consiglio comunale, attuale presidente dell’associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti, che ha scritto al presidente della Regione e ai ministeri della Cultura e dell’Ambiente. "Mi sembra fin troppo semplicistico – dice – ottenere fondi destinati al territorio e investirli tanto per spenderli. In certi casi sarebbe sicuramente meglio fare senza ed effettuare però interventi di riqualificazione e recupero magari più semplici ma meno invasivi. L’amministrazione comunale sta eseguendo lavori all’ex Ugo Pisa che, sulla carta, dovrebbero essere di recupero e riqualificazione ma che in realtà risulteranno essere distruttivi per questa parte di costa. Nella stessa zona insiste la storica Torre Fiat e lo stesso parco prima dell’intervento era un’oasi naturale molto frequentata da atleti e persone in cerca di relax. Nel periodo estivo, l’estrema vicinanza con il mare, attirava la presenza dei turisti che frequentano la spiaggia limitrofa. Ma questo progetto prevede la realizzazione di casermoni costruiti a pochi metri dal mare: l’economia turistica avrà solo da perderci e nel merito è difficile capire se, e perché, la Commissione Paesaggistica abbia rilasciato parere favorevole nonostante il palese impatto visivo del tutto negativo a causa della presenza di queste imponenti strutture".

"Nel merito prosegue Benedetti – è bene sapere che il Piano paesaggistico regionale è uno strumento urbanistico previsto dalla legislazione e redatto dalla Regione congiuntamente al ministero della Cultura. Lo stesso individua i progetti prioritari per la conservazione, il recupero, la riqualificazione, la valorizzazione e la gestione del paesaggio. Per questo motivo non si comprende come sia stato possibile superare il vincolo paesaggistico riservato ai parchi pubblici per permettere la realizzazione di un progetto così impattante che causerà sicuri danni all’economia turistica. Sarebbe necessario intervenire per accertare lo scempio in corso e quindi per ordinare il conseguente ripristino dello stato dei luoghi".