Dopo 21 anni l’ex sindaco di Mulazzo Roberto Malaspina indossa la fascia tricolore per celebrare un matrimonio al castello di Lusuolo, delegato dall’attuale primo cittadino Claudio Novoa. Malaspina torna a essere ufficiale dello stato civile, per lui una comfort zone visto che ha alle sue spalle due mandati dal 1993 al 2002. L’occasione felice è la cerimonia nuziale di Cristina Timotfe, collaboratrice domestica e di Marco Corpetti, autotrasportatore, entrambi residenti a Vignabella di Cravilla in territorio mulazzese. Un rito laico denso di emozioni che l’ex sindaco ha cercato di rendere non convenzionale. Un saluto ai protagonisti, ai testimoni e un ringraziamento al Comune di Mulazzo e al sindaco per la delega.
"Cristina e Marco ci tenevano che fossi io a celebrare la loro unione soprattutto per lo stretto rapporto della mia famiglia con Cristina che è diventata punto di riferimento importante per noi considerata di fatto una di famiglia. Da molti anni accudisce casa nostra e quella di mia figlia con un’affidabilità fuori del comune", ha esordito il celebrante che ha elogiato la futura sposa sottolineando come non abbia avuto difficoltà a integrarsi nella comunità, incontrando Marco, persona con gli stessi valori. Poi il momento speciale dello scambio degli anelli. "Ovviamente non posso benedirli in senso religioso - ha detto Malaspina - ma in senso civico posso imporre su di essi le mie mani augurando gioie, felicità, amore e soprattutto salute". Infine una battuta scherzosa di Malaspina: "Voglio lasciarvi ricordandovi un vecchio detto popolare che considerava il matrimonio quella meravigliosa arte di risolvere in due problemi che probabilmente da soli non avreste mai avuto".
Natalino Benacci