
Nonostante il calo globale dell’export, marmo e nautica vanno a gonfie vele
Sono dati decisamente in chiaroscuro quelli che riguardano l’export 2024 sul territorio apuano. Secondo gli ultimi numeri elaborati dall’Istituto studi e ricerche della Camera di Commercio locale, se alcuni settori a Massa-Carrara riescono tutto sommato a registrare buoni numeri, il dato complessivo però si attesta su un brutto meno 20,6 per cento globale sull’export. Un dato in controtendenza con l’andamento toscano, che invece registra un aumento del 13,6 per cento, grazie soprattutto ai settori della farmaceutica e della gioielleria.
Tornando però al dato negativo della nostra provincia, l’arretramento, spiegano dalla Camera di Commercio, è dovuto a un momento non positivo di alcuni comparti tradizionali, che pagano una crisi che in realtà è di portata nazionale. Complessivamente il valore dell’export apuano si è fermato a 2 miliardi e 120 milioni di euro, con una flessione appunto del 20,6 per cento rispetto all’anno precedente. Andando a elencare qualche numero, la contrazione è soprattutto nel settore meccanico, che ha a sua volta coinvolto diversi sotto-settori tra cui le macchine di impiego generale, meno 55,7 per cento, in netta contrazione rispetto a Cina, Nigeria e Qatar. In forte calo anche le altre macchine di impiego generale, per l’industria chimica, petrolchimica e petrolifera, scese del 41,9 per cento.
In controtendenza il settore lapideo, con il comparto che ha invece mostrato un buon andamento, rappresentando nel 2024 il 29,4 per cento dell’export apuano. Le vendite di pietre lavorate sono cresciute del 12,4 per cento, così come in aumento dell’8 per cento i blocchi grezzi. Un aumento delle vendite ha interessato anche la cantieristica nautica, con oltre 223 milioni di euro, per la consegna di nuovi natanti.
Nel 2024 le esportazioni della provincia apuana si sono concentrate particolarmente in America settentrionale con 647 milioni di euro, in calo di quasi 100 milioni rispetto al 2023. Le flessione più consistente ha riguardato le vendite in Asia, che nel 2023 avevano superato il miliardo di euro e che nel 2024 si sono invece ridotte a 526 milioni, con un dato quasi dimezzato del 47,4 per cento. L’export verso l’Europa è invece salito a 545 milioni di euro, di cui ben 393 verso i paesi dell’Unione europea, con il comparto della meccanica, che ha influito notevolmente su queste dinamiche.
Tra i principali mercati di destinazione dell’export apuano, rimangno stabili gli Stati Uniti con il 29,9 per cento, mentre la Cina ha segnato una flessione per le fluttuazioni della meccanica e fermandosi all’8,9 per cento. Seguono poi la Germania con il 6 per cento e a seguire Isole Cayman e Francia. Gli Stati Uniti hanno tenuto attestandosi a 633 milioni di euro di valore delle vendite estere grazie ai buoni risultati del lapideo, mentre le vendite di altre macchine per impiego generale sono diminuite.
La Cina ha invece perso il 38,3 per cento per la forte flessione nelle esportazioni della meccanica, mentre sono cresciute quelle dei blocchi di marmo e delle altre macchine per impiego speciale. In Europa, la Germania ha mostrato un incremento delle vendite del 46,7 per cento grazie alle macchine di impiego generale, di altri prodotti chimici e del comparto lapideo.
"I dati comportano una qualche delusione - commenta Valter Tamburini presidente Camera di Commercio Toscana nord-ovest - ma è il contesto attuale, con le forti tensioni commerciali specialmente con gli Stati Uniti, che lo caratterizzano in settori strategici per il nostro territorio, a rappresentare la principale fonte di incertezza e preoccupazione. Si rafforza dunque la necessità di un impegno mirato nel sostenere le imprese locali nella ricerca e nella penetrazione di nuovi mercati in un contesto di auspicabile maggiore integrazione tra quelli europei".