La doppia trazione dell’economia apuana si conferma anche con l’analisi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest in collaborazione con Istituto studi e ricerche basato sui dati Istat del primo semestre. Un approfondimento che conferma quella che era stata la lettura che aveva dato pochi giorni fa il funzionario della Confindustria provinciale, Paolo Baldini, in cui si evidenzia la tenuta del lapideo e un netto calo delle esportazioni nel comparto della meccanica, che risente molto delle commesse portate a termine da Baker Hughes con lo stabilimento ex Nuovo Pignone e yard di Avenza. Il comparto delle macchine di impiego generale, turbine, pompe, accessori e altro perde 100 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2021, e un crollo addirittura doppio ossia 202 milioni di euro per le macchine di impiego generale, identificabili con macchine e apparecchiature per industria chimica, petrolchimica e petrolifera. Negativi anche i risultati alla voce motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità, in diminuzione nei primi sei mesi di 25 milioni di euro. Anche in questo caso, come in quello degli apparecchi meccanici, si tratta di attività riconducibili a una sola impresa del territorio, la quale godrà con tutta probabilità di una buona salute in relazione all’andamento del settore di sbocco, ma che lega, come rilevato nei periodi precedenti, il proprio export alla registrazioni contabili delle commesse pluriennali, che influenzano, in modo più o meno sensibile e di segno opposto, l’andamento congiunturale del comparto meccanico locale.
Tiene il lapideo, un ‘porto’ sicuro per l’economia locale in ogni periodo storico: marmo e granito lavorato, nei primi sei mesi registrano un dato positivo con circa 199 milioni di euro di vendite, +23% ossia +37 milioni rispetto al primo semestre del 2021. Tendenze soddisfacenti anche quelle registrate per le vendite della restante parte lapidea corrispondente a materiale grezzo, con circa 102 milioni di euro di export, per una crescita del +4%, in valore assoluto 4 milioni di euro, rispetto al 2021. Interessante un dato su nautica e imbarcazioni che nei primi sei mesi del 2021 valeva ‘0’ milioni di euro e ora registra 12.716.597 euro di export. Nonostante l’aumento delle esportazioni di pietre e lavorati, il crollo assoluto delle macchine finisce per portare l’export totale nei primi 6 mesi della provincia sotto il miliardo di euro, -17,6%.
Il comparto macchine in tutto pesa per il 41,3%, il lapideo attorno al 30%. Il mercato di riferimento restano gli Stati Uniti che da soli valgono il 19% dell’export apuano, un quinto. Quasi la metà del complesso delle esportazioni verso gli USA, pari a 96 milioni di euro, sono riferite alla pietra da taglio o da costruzione, modellate e finite, seguono con un valore di 68 milioni di euro le macchine di impiego generale. Con un peso del 10% circa, in valore 97 milioni di euro, il secondo mercato di destinazione dei prodotti in uscita dal territorio di Massa Carrara è quello della Cina che cerca soprattutto marmo grezzo, 56 milioni di euro, seguito con 28 milioni di euro dalle esportazioni di macchine di impiego generale. Ma ha un buon peso specifico anche il mercato russo, in terza posizione, per 88 milioni di euro di vendite quasi tutte apparecchiature meccaniche, prima che iniziassero le misure restrittive.