di Andrea Giumetti
Le difficoltà della disabilità, il delicato compito degli insegnanti di sostegno, l’autismo, l’infanzia speciale e le barriere degli adulti. Sono i temi dei racconti vincitori del concorso Fantastchandicap che a Carrarrafiere ha tenuto la sua cerimonia di premiazione. Nella suggestiva cornice della sala marmi il concorso letterario “Fantastichandicap” ha festeggiato la sua diciannovesima edizione. La competizione, dedicata al tema della disabilità, ha raccolto inviati da tutta la penisola, che sono stati passati al vaglio di una competente giuria, incaricata di decretare i vincitori. Ospite a sorpresa l’onorevole Cosimo Ferri, che dopo la premiazione ha preso brevemente la parola, auspicando che eventi come questo possano spingere le istituzioni a fare di più per il tema della disabilità. Le varie fasi dell’evento sono state scandite da esecuzioni musicali organizzate dall’associazione Pina Telara, eseguite dalla pianista Claudia Crosilla e dalla soprano Rossana Leonardi, e dalle letture dei brani classificati, eseguite da Antonio Branchi, attore dell’associazione Blanca teatro. Dopo i saluti istituzionali, portati dall’ assessore alla cultura Federica Forti, l’evento è iniziato con la premiazione della sezione giovani. Prima classificata Valentina Giusti di Massa con il suo racconto “Un mondo perfetto”, in cui la condizione di autismo nei bambini viene descritta con sensibile intelligenza e grande abilità letteraria. Secondo posto per la spumeggiante tredicenne Chiara Venturini da Francolino (Ferrara), e infine terzo posto per Lorenzo Targhetta di Lillianes (Aosta). Per la sezione principale, si aggiudica il primo posto Marino Muratore (Genova) con il suo “Rosalia la grande lettrice siciliana”, la cui protagonista, vera generalessa, spinge all’autocoscienza militante i disabili di Trinacria. Secondo podio per Laura Daniele, di Roma. Il suo “Le mille bolle blu” affronta con delicata ironia e dolcezza i terribili effetti del morbo di Alzeimer. Terzo posto per “Musica maestro” di Alessandra Jorio da Impruneta (Firenze), che testimonia il difficilissimo compito degli insegnanti di sostegno in Italia, narrando una vicenda in cui è la musica, con la sua capacità di far comunicare le anime delle persone, il tramite che aiuta ad abbattere il muro del pregiudizio e dell’indifferenza. Menzione speciale con targa e attestato per Elisabetta Grosso (Perugia) Marco Ferrari (Ravenna) e Tiziana Marfisi, di Osimo (Ancona), autori rispettivamente di brani “Regola tre”, “Lampi nel buio” e “Aironi”.