FdI e le sfide dei sindaci : "I piccoli Comuni arrancano. La Toscana corre a due velocità"

Il bilancio di tre giorni di Festa Tricolore alla Comasca organizzata dal partito della Meloni. Stoccata al governatore Eugenio Giani dal primo cittadino di Tresana Matteo Mastrini.

FdI e le sfide dei  sindaci : "I piccoli Comuni arrancano. La Toscana corre a due velocità"

Il bilancio di tre giorni di Festa Tricolore alla Comasca organizzata dal partito della Meloni. Stoccata al governatore Eugenio Giani dal primo cittadino di Tresana Matteo Mastrini.

Le difficoltà nella gestione dei piccoli e grandi comuni e la passione che spinge a mettersi a disposizione delle proprie comunità. Si è chiusa su questi temi la decima Festa Tricolore di Fratelli d’Italia, il tradizionale evento organizzato al parco della Comasca dei Ronchi dal coordinamento provinciale del partito di Giorgia Meloni. Sul palco quattro sindaci azzurri (Matteo Mastrini di Tresana, Alessandro Tomasi di Pistoia, Francesco Ferrari di Piombino (entrambi nella foto) e Matteo Arcenni di Terricciola), che assieme a Marco Guidi, coordinatore provinciale, e ad Alessandro Capecchi, consigliere regionale e Responsabile enti locali Fratelli d’Italia in Toscana, hanno parlato delle sfide che l’amministrare un municipio mette di fronte, con uno sguardo verso il futuro e l’auspicio che l’esperienza alle amministrative possa dare il là alla sfida delle regionali del prossimo anno.

"I nostri sindaci – ha sottolineato Capecchi – sono tutti giovani. Ciò dimostra la capacità del nostro partito di creare una classe dirigente animata e volenterosa di rendere un servizio alla comunità" sia nei piccoli comuni che nei capoluoghi. In questo senso, per il primo cittadino di Terricciola, paese di 4 mila abitanti del pisano, la differenza viene fatta dalla volontà di cambiare le cose, più che dall’ideologia dei partiti: "Il più grande atto d’amore – ha detto – è mettere impegno per la collettività. Per questo siamo riusciti a prenderci un paese che veniva da anni e anni di gestione da parte della sinistra".

Dello stesso avviso Mastrini, riconfermato per la terza volta alle amministrative di giugno con il 79,51% dei voti: "Anche Tresana era un comune della sinistra radicale. Come spesso accade a sinistra, però, si era creata una spaccatura che noi siamo stati bravi a sfruttare la prima volta che ci siamo candidati. Per confermarsi alle successive tornate, poi, basta impegnarsi, non stancarsi di ascoltare le persone, mettersi a disposizione. Noi lo abbiamo fatto".

Amministrare un piccolo comune, per di più in una zona periferica della regione, per il primo cittadino significa però "non andare alla stessa velocità del resto della Toscana, anche se Giani dice il contrario. Ci sono ritardi su diversi fronti, come le infrastrutture, la banda ultralarga. L’ambizione di Fratelli d’Italia è di governare la regione e far cambiare pagina anche in questo". Per riuscirci, secondo Ferrari, serve compattezza nel centrodestra e una visione comune del futuro, evitando di commettere gli errori fatti dalla sinistra sia nei comuni che in Regione: "Per farsi scegliere bisogna metterci cuore e passione, non amministrare tanto per farlo. Bisogna dimostrare di far prevalere l’interesse della comunità più che il proprio, di essere sindaci prima di uomini di partito".

E sul tema è intervenuto Alessandro Tomasi, prossimo candidato alle regionali da parte di FdI (anche se si attendono conferme da Forza Italia e Lega): "Il sindaco – ha detto – viene visto come l’istituzione più raggiungibile anche nei capoluoghi. Vogliamo dimostrare a tutti, anche a chi non ci ha votati, che noi sappiamo amministrare. Chi ci vede tutti i giorni lo sa e non è più ricattabile con la narrazione della paura della destra".

Alessandro Salvetti