Festa Liliano Mandorli, 100 anni di vita intensa

Impegnato nella Dc, ha fondato il centro studi De Gasperi ed è volontario della Fivl. "Il segreto? Questione di fortuna e di... grazia"

Festa Liliano Mandorli, 100 anni di vita intensa

Festa Liliano Mandorli, 100 anni di vita intensa

Festa nell’associazione Volontari della Libertà di Massa Carrara (Fivl) e al Centro studi De Gasperi per i 100 anni dell’amico Liliano Mandorli. Uomo cattolico, ha avuto una vita intensa, piena di interessi politici, culturali e associativi.

Mandorli, 100 anni sono uno splendido traguardo: cosa ci dice della sua vita?

"Se per intensa si intende occupata, la risposta è positiva. Una vita trascorsa tra impegni di scuola e altri extra, con coetanei attivi nell’Azione Cattolica, fino alle superiori. A interrompere la quotidianità arrivarono il 25 luglio e l’8 settembre 1943, militare poi prigioniero. Rientrato a casa ho svolto impegni politici nel partito della Democrazia Cristiana e in esperienze amministrative pubbliche. Mi sono ritirato al tempo della liquidazione della Dc da parte di Martinazzoli. Ho ripreso poi col Centro studi De Gasperi, di cui sono un fondatore, nel lontano 1975. Sono stato direttore e mi ci trovo tuttora da pensionato. Sono inoltre impegnato con l’associazione locale della Fivl della quale condivido lo spirito e le ragioni che hanno determinato l’impegno a proseguire nel riconoscimento degli ideali antifascisti e libertari che hanno determinato l’avvento della Repubblica".

Ha una famiglia invidiabile, una moglie di 98 anni, 4 figli e 8 nipoti: quanto è importante?

"E’ fondamentale. C’è però una premessa: quella di costruirla. E qui la volontà non basta. La sua costruzione la devo a mia moglie Marcella, che l’ha tirata su giorno per giorno. Il conforto e la presenza dei nipoti mi addolcisce le difficoltà quotidiane dovute all’avanzare dell’età".

Come organizza le sue giornate lontano dalla vita pubblica?

"Fin che ce l’ho fatta mi sono interessato di agricoltura. Poi leggo scrivo e studio: attività indispensabili se si desidera continuare a vivere coscienti e utili. Alcune volte vengo sollecitato da amici a scrivere le mie riflessioni o esperienze, ai quali cerco di non far mancare il mio sostegno e la mia spero accurata riflessione".

Come si fa ad arrivare a 100 anni come lei?

"La risposta è dentro il mistero degli accadimenti umani, dove anche la più forte volontà e il perseguimento del meglio non garantiscono nulla. Sul piano umano è questione di fortuna; su quello spirituale è questione di grazia".

Cosa dire ai giovani di oggi?

"È la questione che assilla quanti hanno vicino giovani, maschi e femmine, che si affacciano alla vita e alle responsabilità. Pericoli latenti possono essere l’eccessiva assenza da se stessi, che avviene con l’indiscriminato uso del cellulare e dei social e con i raduni di massa che coinvolgono e attenuano la responsabilità. Posso solo dar loro un consiglio: formare un gruppo di amici che si spende per gli altri".

Angela Maria Fruzzetti