ALESSANDRO SALVETTI
Cronaca

’Festa tricolore’ guardando a Firenze. Tomasi in pole come l’anti-Giani

L’onorevole di Fratelli d’Italia Donzelli al Parco della Comasca sulle regionali: "Cambieremo la Toscana"

’Festa tricolore’ guardando a Firenze. Tomasi in pole come l’anti-Giani

Il dibattito alla Festa Tricolore nel Parco della Comasca, Sul palco da sinistra gli onorevoli Alessandro Amorese, Giovanni Donzelli, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Marco Guidi, l’europarlamentare Francesco Torselli e Francesco Paolo Capone

Le riforme e le ricadute su Toscana e province, l’importanza dell’Italia nell’Unione Europea e il turismo, ma anche scuola e lavoro, con un occhio costantemente puntato sulle elezioni regionali del 2025. Sono i temi toccati sabato nell’incontro dal titolo “Con Giorgia cambia l’Italia e l’Europa”, uno dei tanti dibattiti organizzati da Fratelli d’Italia nell’ambito della decima Festa Tricolore ai Ronchi. Tanti i ‘big’ sul palco del Parco della Comasca, a partire dall’onorevole Alessandro Amorese, che ha rivendicato quanto di buono fatto dal governo Meloni per la Toscana e le sue province, in particolare per Massa Carrara che, sostiene, "non è più una provincia di Serie B e il fatto che in due anni siano venuti dieci ministri lo dimostra". "Questi ministri – ha aggiunto il deputato apuano – sono venuti qua per fare promesse che poi sono state mantenute, come nel caso della Sanac, che grazie al Ministro dello Sviluppo economico Urso adesso è sana e salva".

Dello stesso avviso l’onorevole Giovanni Donzelli, che ha quindi allargato il discorso al resto d’Italia: "Sono bastati due anni di governo Meloni e di interventi mirati per cambiare i dati dell’Italia, della Toscana e anche del sud. Noi – ha proseguito, lanciando una stoccata al Pd – abbiamo cambiato davvero il Paese, bloccando la crescita dell’inflazione, creando nuovi posti di lavoro grazie all’eliminazione del reddito di cittadinanza, aumentando il peso dell’Italia in Europa. Ma non ci limitiamo a fare il compitino, perché noi vogliamo trasformare il nostro paese, per renderlo un paese di cui andare orgogliosi. Per farlo servono le riforme: quella sulla giustizia, per evitare che la piccola parte di magistratura politicizzata faccia opposizione alle norme del governo come accade per l’immigrazione, quella sul fisco, per permettere di creare nuovi posti di lavoro, perché i grandi evasori sono le multinazionali che delocalizzano all’estero e non chi dimentica di battere uno scontrino, quella sul premierato, per evitare ribaltoni".

E sulla Toscana, dopo aver annunciato che FdI è decisa a puntare su Alessandro Tomasi per le regionali 2025, Donzelli aggiunge: "Ci rimboccheremo le maniche per cambiare la Toscana e la governeremo come merita. Abbiamo cambiato già 7 capoluoghi su 10 e lo faremo anche con la Regione. Collegheremo gli aeroporti di Firenze e Pisa, imparando a gestire ciò che il Pd chiama overturism. Interverremo sul settore manufatturiero e difenderemo l’ambiente". Per vincere le elezioni, secondo Vittorio Fantozzi, capogruppo di FdI in regione, "il Pd adesso inizierà a portare piani che resteranno sulla carta, come quello sui rifiuti o sul turismo, utili solo per ingannare i cittadini e fare proclami. Noi dobbiamo parlare alla Toscana e comunicare le nostre intenzioni lavorando sulle comunità e sui cittadini, rendendoli partecipi attivi. Così potremo stravolgere il pronostico e governare la Toscana nel modo migliore possibile".

All’incontro hanno partecipato anche l’europarlamentare Francesco Torselli, che ha parlato del peso "maggiore dell’Italia a Bruxelles, diversamente da quanto viene detto da molti media e dal Pd", e Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Unione Generale del Lavoro, che ha invece sottolineato l’importanza di una riforma sulla sicurezza sul lavoro, basata oggi "solo su un fattore documentale". "Oramai – sostiene – basta assistere a corsi e attestarne la partecipazione, ma così si sottovalutano i rischi. Nel lavoro non esiste la fatalità".