
L’inaugurazione della kermesse con il concerto nella torre
Dopo il grande successo dell’inaugurazione di domenica con oltre 600 presenze in meno di due ore, prosegue “Post-Colonia”. Festival di architetture e immaginari in transizione”, che ha come sede l’ex-Torre Fiat, ancora attiva oggi come Torre Marina. Il festival nasce dall’impegno di professionisti dell’arte e della cultura e dell’innovazione sociale legati a Massa, tra cui Martina Angelotti ed Emanuele Guidi (direttori artistici) e Francesca Mazzocchi, presidente di Lama Impresa Sociale.
Oggi alla base della torre (dalle 10 alle 13) due sessioni a cura di Celine Condorelli e Hanne Konig e performate dagli studenti dell’Univeristà di Karlsrueh, dal titolo ’Performing landscapes of leisure and extraction: quarries and other colonies’, negli spazi della pineta, della spiaggia e della mensa. Architettura, paesaggio e urbanistica saranno al centro della riflessione della giornata dedicata alla città pubblica, e agli usi transitori di patrimoni immobiliari dormienti e abbandonati attraverso pratiche di rigenerazione a base culturale, curata da Lama Impresa Sociale, con gli interventi di Regione, Agenzia del Demanio, Inu e la cooperativa francese Plateau Urbain e casi studio nazionali e internazionali. Alle 11.30 alla rotonda ali, la “Lectures - Le colonie tra architettura e paesaggio”, Michelangelo Pivetta e Anna Lambertini con Paolo Camaiora, segretario Ordine architetti: si confronteranno sul patrimonio architettonico e paesaggistico di straordinario valore delle colonie marine della costa apuo-versiliese. Alle 15 il simposio “La città per le persone”, a cura di Lama impresa sociale, con la partecipazione di Camilla Cerrina Feroni, Inu Toscana, Elena Pianea, Aldo Ianniello e Alberto Zanobini, Regione Toscana Fabio Pisa, Agenzia del Demanio, Mathias Rouet e Angèle De Lamberterie, Plateau Urbain, Paris, Roberta Franceschinelli, Lo Stato dei Luoghi, Michele d’Alena, autore e Riccardo Luciani, Lama Impresa Sociale.
Domani ci saranno molti appuntamenti. Il primo con Anarchia a Tavola, alle 12.30, un pranzo aperto al pubblico che ripropone il menù della colonia estiva anarchica “Maria Luisa Berneri”, basata su modelli di pedagogia libertaria e antimilitarista, fondata da Giovanna Caleffi. “Dalle eredità scomode alle pedagogie emergenti” è il tema del simposio, alle 15, con Sofia Nannini (ricercatrice, Politecnico di Torino), Emilio Distretti (ricercatore, Royal College of Art, Londra) e Rosario Talevi (architetta, Floating University, Berlino) che affronterà nello specifico i lasciti architettonici e simbolici dei fascismi del ‘900 in Europa e in Italia, e le loro possibili trasformazioni in nuove “istituzioni” attraverso pratiche artistiche e culturali. La giornata continua con due interventi artistici. Il primo, la proiezione del film Negotiating Amnesia, dell’artista Alessandra Ferrini, presso la rotonda ali, alle 18. Il secondo, la live performance Cruna, di e con Muna Mussie e Massimo Carozzi, alla base della Torre, alle 19. La giornata si concluderà con un workshop di lettura notturno, dalle 22, in una delle camere della torre a cura del collettivo Two Hours Ago I Fell in Love. La selezione di testi si interroga in quale modo i retaggi della cultura fascista continuano a influenzare la nostra esperienza dell’amore, della sessualità, e dell’identità di genere.