Hanno rischiato di morire al largo di Zuwara, in Libia, 45 dei migranti che sbarcheranno domani a Marina di Carrara. Erano in 75 sulla piccola barca quando nella notte si è rovesciata e loro sono finiti in mare. Quelle 45 vite, come tutte le altre, le hanno riprese in mano i soccorritori scesi dalla nave Geo Barents. Quegli stessi soccorritori che avevano appena evitato lo scontro con una motovedetta della guarda costiera libica che aveva provato ad impadronirsi di uno dei gommoni della nave di Medici senza frontiere durante un intervento di salvataggio. "Fortunatamente - raccontano da Medici senza Frontiere - tutti sono stati salvati dalle nostre équipe sulla Geo Barents e ora si stanno riprendendo a bordo. Alcuni sono deboli e sotto shock". L’organizzazione non governativa Sea Watch denuncia il comportamento della Guardia costiera libica.
"Il nostro aereo da ricognizione Seabird è stato testimone di pericolosissime manovre della cosiddetta guardia costiera libica – ha spiegato. Una motovedetta, donata dall’Italia a febbraio 2023, ha cercato per oltre due ore di impedire il soccorso di decine di naufraghi da parte della nave Geo Barents di Msf, cercando di salire a bordo di uno dei loro gommoni per il soccorso e impedendo all’altro gommone, carico di naufraghi, di raggiungere la nave". E la Ong sottolinea poi: "Ancora una volta siamo di fronte a una condotta inaccettabile da parte delle milizie libiche".