FRANCESCO SCOLARO
Cronaca

Fognature nel mirino di Gaia. Stop alle acque ’parassite’ per evitare inquinamenti

Sono quelle che passano dalla ’bianca’ alla ’nera’ quando piove forte sovraccaricando i depuratori. Come risultato anche i divieti di balneazione. Sinergia più stretta tra Comune e gestore idrico. .

L’inquinamento arriva spesso al mare e la conseguenza, dopo i controlli di Arpat, sono i divieti di balneazione

L’inquinamento arriva spesso al mare e la conseguenza, dopo i controlli di Arpat, sono i divieti di balneazione

Una sinergia sempre più stretta fra Comune di Massa e Gaia Spa nell’ambito del Piano strategico della costa apuo-versiliese promosso dal gestore idrico: nel mirino, in particolare, ci finiscono le acque chiamate ‘parassite’. Si tratta di quelle che in occasione di piogge più intense riescono a passare dalle fognature bianche a quelle nere, andando così a sovraccaricare i sistemi di depurazione. I liquami non vengono così depurati nella maniera corretta, andando anche ad attivare le procedure di bypass con scarichi nei fiumi: il risultato, alla fine, è un inquinamento delle foci dei fiumi e da qui delle acque di balneazione, con i famosi divieti che vanno a creare un danno al sistema turistico del territorio.

Per "conseguire elevati standard di erogazione dei servizi forniti ed in coerenza con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente e delle risorse idriche", il gestore ha quindi avviato un’attività di studio "per indagare gli impatti sul sistema di depurazione gestito tramite i 12 principali impianti a servizio dell’area costiera apuo-versiliese, dei volumi transitanti nelle reti di fognatura nera non prodotti dalle utenze gestite da Gaia ma di origine prevalentemente meteorica (cosiddetti "volumi parassiti")". Studi che hanno dimostrato come l’aumento della portata circolante nella rete di fognatura nera causata da queste piogge alla fine altera l’equilibrio del sistema di funzionamento "con effetti negativi sul rischio di inquinamento del suolo e delle risorse idriche, in specie, delle acque di balneazione del litorale apuo-versiliese".

Il Piano strategico di costa vuole andare a stabilire azioni coordinate e condivise per superare questa criticità per una "più efficace gestione degli impatti tra l’attività di gestione delle infrastrutture di fognatura nera di competenza di Gaia e l’attività gestione delle infrastrutture di fognatura bianca di competenza dei Comuni". Ma per valutare le strategie bisogna prima conoscere con esattezza lo stato delle fognature bianche esistenti, non solo quelle nere, e delle possibili connessioni.

In particolare il Piano della costa prevede che Gaia intervenga anche sulle infrastrutture di fognatura bianca dei Comuni, eseguendo rilievi geometrici, plano-altimetrici di reti, pozzetti e scarichi finali, installazione e manutenzione della strumentazione funzionale alla misura delle portate transitanti ed al monitoraggio della qualità del refluo convogliato; realizzazione di interventi di disostruzione, pulizia o altri interventi di ripristino delle condizioni utili all’effettuazione dei rilievi e/o alla installazione e manutenzione degli strumenti di misurazione e monitoraggio dei reflui. Tutto a carico, anche economico, di Gaia.