ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Fondazione Monasterio. Una donazione col cuore per sostenere la ricerca

All’Opa Il ricavato dello spettacolo dell’Istituto valorizzazione castelli. Il Comune tra i partner. Biocardiolab festeggia 10 anni e cresce ancora.

All’Opa Il ricavato dello spettacolo dell’Istituto valorizzazione castelli. Il Comune tra i partner. Biocardiolab festeggia 10 anni e cresce ancora.

All’Opa Il ricavato dello spettacolo dell’Istituto valorizzazione castelli. Il Comune tra i partner. Biocardiolab festeggia 10 anni e cresce ancora.

di Alfredo Marchetti

Un semplice gesto che vuole ringraziare il grande lavoro che stanno portando avanti i professionisti sanitari dell’Ospedale del Cuore della Fondazione Monasterio. Consegnato l’assegno da 3.310 euro, frutto della raccolta fondi realizzata lo scorso 15 marzo in occasione dello spettacolo tenutosi al Teatro Guglielmi di Massa. L’iniziativa è stata promossa congiuntamente dal Comune e dall’Istituto per la Valorizzazione dei Castelli, con l’obiettivo di sostenere le attività cliniche e scientifiche della Fondazione Monasterio. La cerimonia un’occasione per conoscere meglio, tramite una visita, alla sezione di ricerca del BioCardioLab, guidata dalla direttrice Simona Celi e dal suo team di giovani ricercatori. Soddisfatto Emanuele Bertocchi, presidente di Ivc: "Istituto e Comune hanno organizzato per questa Festa della Toscana un’iniziativa tra le più belle realizzate per questa ricorrenza. Una operazione di estremo valore che testimonia come la cultura nel nostro territorio abbia molteplici sfaccettature e riesca a dialogare, quando valorizzata dalle sue eccellenze, con tutta la comunità".

Il direttore della Fondazione Monasterio, Marco Ciucci, ha ringraziato l’Ivc e il Comune per essere stati parte integrante di questo progetto di solidarietà. Il sindaco Francesco Persiani, ha ribadito la vicinanza dell’amministrazione alla Fondazione: "Siamo al fianco della vostra squadra, che è nel cuore di tutti. La vostra competenza scientifica e la dedizione dei giovani ricercatori sono un orgoglio. I nostri talenti non devono andare all’estero, ma devono trovare qui, in strutture come Monasterio, un futuro di qualità. Chi arriva qui trova non solo cure, ma persone che sanno prendersi davvero cura di loro. Questo è un modello di sanità che va oltre l’ospedale tradizionale, perché mette al centro la persona, con empatia e senza autoreferenzialità". L’iniziativa ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, cultura e ricerca scientifica. Un messaggio forte e positivo: insieme si può costruire una sanità migliore, vicina alle persone e capace di guardare al futuro con speranza. E’ intervenuto poi Ciucci: "la donazione sarà utilizzata per i progetti di cura, ricerca e accoglienza della Monasterio. La collettività è da sempre vicina a Monasterio, e oggi può sostenerla ancora di più con la destinazione del 5 per mille". (Chi volesse aderire può trovare tutte le informazioni utili sul sito della Fondazione Monasterio).

Molto interessante la visita nel laboratorio dove avviene la vera ricerca che, come dice la stessa direttrice Simona Celi "viene effettuata con macchinari realizzati da noi appositamente, non ne esistono in commercio, come ad esempio il simulatore fluido dinamico che ci permette di accedere ai bandi dell’Unione europea che punta a eliminare la sperimentazione sugli animali. Queste macchine ci permettono di realizzare cuori in tre dimensioni che sono fondamentali per il medico per farsi un’idea di quello che andrà a fare nel mondo reale. Un importante aiuto perché permette, prima di iniziare a operare, di tracciare una rotta senza sbavature".

Il laboratorio ha in sé eccellenze già affermate e giovani promesse che stanno testando con mano una realtà all’avanguardia. Comprendere, grazie alla tecnologia, come potrebbe andare un’operazione e avere il rischio zero è fondamentale per il lavoro del chirurgo e sopratutto per la salute del paziente. E, consapevoli che molto spesso all’ospedale del Cuore arrivano bambini con problemi molto particolari, è ancora più importante avere la possibilità di non sbagliare. "Stiamo portando avanti – racconta – cinque progetti. Ci vengono fatte richieste di collaborazione da tutta Europa. In molti ci considerano un’eccellenza, noi ci limitiamo a lavorare con grande entusiasmo, lo stesso che avevamo quando abbiamo iniziato, dieci anni fa".