![Sergio Chericoni (Confartigianato) Sergio Chericoni (Confartigianato)](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/M2M2MDRkZjctODgzYi00/0/forte-blocca-lo-sviluppo-apuano-la-nostra-ricchezza-e-nellindustria.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Sergio Chericoni (Confartigianato)
"Il gelo che incombe sul futuro del porto di Marina di Carrara dimostra la fatica della nostra provincia ad agire in maniera unitaria, rischiando di far decidere altri al posto nostro: la politica annoiata all’ombra degli stabilimenti balneari di Forte dei Marmi, novella Capalbio che per interesse opportunistico, se pur legittimo, blocca lo sviluppo di Comuni che non le competono". A firmare l’affondo è il presidente della Confartigianato Massa Carrara Lunigiana, Sergio Chericoni, che interviene dopo il fuoco di fila ad ampio raggio tessuto in particolare oltre il confine del fiume Versilia: "Per dar forza a una volontà prettamente politica e a interessi territoriali si confrontano le mele con le pere. Il sindaco di Forte dei Marmi sostiene che il comparto turistico dà più lavoro del porto ma porta sul tavolo solo i numeri generati dal traffico merci. Non prendiamoci in giro: se non ci fosse il porto di Carrara, la provincia apuana non avrebbe Baker Hughes e così neppure Asti e GE. Se non ci fosse il porto di Carrara non ci sarebbe The Italian Sea Group. Non ci sarebbero San Lorenzo, Azimut, Effebi e altri. Non ci sarebbe la nautica perché, anche senza travel lift che attendiamo da decenni, vengono fatti diversi alaggi durante l’anno. Adesso il sindaco di Forte faccia il calcolo di lavoratori diretti e dell’indotto di queste realtà industriali per fare il paragone. Attenzione, lavoro in gran parte stabile, duraturo, non limitato a tre mesi all’anno. E adesso pensate quanto potrebbero crescere questi numeri con un porto all’altezza delle aspettative e delle capacità di un territorio che è uno dei pochi ancora in grado di concedere spazi a una nautica in crescita. Si vuole forse far fuori un avversario scomodo per altri scali?"
Per Chericoni c’è la necessità di fare fronte comune: "Come Forte dei Marmi ha interesse nel ricco turismo estivo, la nostra provincia ha nella manifattura, nell’industria, la sua ricchezza e abbiamo il diritto e il dovere di sostenerla. Certo, senza andare a intaccare il turismo, ed è per quello che si è lavorato a un tavolo dedicato all’erosione che ha nella Regione il garante dell’accordo". Ci sono proposte chiave da portare avanti, uniti: "Prima di tutto, al netto di un auspicato ritorno in Toscana, qualunque sia l’Autorità Portuale di riferimento, Carrara deve avere una governance all’interno, come minimo il segretario. Finora siamo stati considerati orpello di La Spezia, che ci tiene solo per non essere accorpata a Genova. Sarebbe bene, su questo punto, che l’amministrazione comunale nominasse un assessore con delega soltanto al porto. E dovrebbe essere Carrara la cabina di regia di un’idea comune da portare avanti come provincia per sostenere un’infrastruttura strategica".