Forza Italia, volano gli stracci dopo la caduta della giunta Persiani. Com’è noto il coordinatore regionale degli azzurri, Massimo Mallegni, ha chiesto l’espulsione dal partito di Stefano Benedetti, Domenico Piedimonte e Luca Guadagnucci. Ieri mattina Benedetti, assistito dal suo legale, si è presentato in Procura querelando Mallegni per diffamazione. Inioltre si è autosospeso dal partito insieme ad altri 48 iscritti. "Nel documento ufficiale inviato al presidente nazionale dei probiviri – afferma l’ex presidente del consiglio comunale – Mallegni si è lasciato andare a dichiarazioni pesantemente diffamanti, utilizzate al solo scopo di ottenere la mia espulsione dal partito. Per questo ho depositato la denuncia. Ma è solo uno degli episodi accaduti in provincia e in Toscana di maldestra gestione dell’ex senatore Mallegni, che si è messo in mostra pubblicamente come eccezionale ’tagliatore di teste’ nei confronti di tutti coloro che non la pensano come lui e quindi per aver fatto allontanare dal partito dirigenti e militanti storici con tutte le conseguenze del caso, vedi i risultati delle ultime elezioni e persino la sua mancata rielezione a senatore. Nel documento Mallegni cita il mio coinvolgimento in un processo per un presunto traffico di influenze illecite per aver inviato a una cooperativa due curriculum di lavoro, dimenticandosi però di scrivere che lui stesso ha nominato come commissario provinciale di Massa Carrara di Forza Italia Emanuele Ricciardi, sotto processo a Massa per il reato di bancarotta fraudolenta indotta".
"Per questi motivi – conclude Benedetti – mi autosospendo dal partito insieme ai 48 iscritti che ho personalmente presentato al momento del tesseramento 2022, in attesa che i dirigenti nazionali si attivino per individuare delle soluzioni atte a far ripartire Forza Italia nella nostra provincia e in regione".