Era pronto ad andare a Sanremo con un camion di 20 tonnellarte di letame. "Sono queste le armi che la squadra antiterrorismo avrebbe trovato". Così Nicola Franzoni (nella foto), nei guai con altre 5 denunce per aver brucitao inpiazza le mascherine nella manifestazione di Milano, indagato dalla digos per aver minacciato di organizzare una manifestazione davanti all’Ariston adesso deve anche fare i conti con le sue aziende. "Nel bar della Spezia :– spiega Franzoni devo cambiare ragionw sociale perché dopo il foglio di via non posso più essere amministratore. Al Giardino e al Moulin rouge non sono io l’amministratore. Così dovrò cambiare lo stato del bar. Non andrò a Sanremo perché mi hanno già detto che mi arrestano se mi trovano là. Mi domando cosa cercassero. Dopo dieci ore di perquisizione nella mia casa e nei miei locali non hanno trovato nulla. Cercavano armi di distruzione di massa? La mia arma è un camion di letame da 20 tonnellate costato 2mila euro che avremmo dovuto scaricare davanti al teatro di Sanremo. Saremmo stati in 2 mila armati di pomodori. Nessuno andrà a Sanremo, ma organizzaremo un congresso di Onda popolare al più presto per accogliere i milioni di disoccupati che avremo nei prossimi mesi".