REDAZIONE MASSA CARRARA

Fratture di bacino e colonna, ortopedia apuana: una vera eccellenza. “Operaio salvato”

Il giovane arrivato da Piombino aveva riportato una frattura del bacino. La direttrice Casani: “Efficienza e cooperazione tra i vari ospedali”

Un ospedale (Foto archivio Ansa)

Un ospedale (Foto archivio Ansa)

Massa, 3 dicembre 2024 – La struttura di Ortopedia del Noa si conferma centro di riferimento nell’ambito per le fratture di bacino e colonna. Nel reparto diretto dal dottor Alberto Sancin è stato eseguito in questi giorni un complicato intervento di sintesi di una frattura di bacino su un giovane lavoratore di Piombino. Questo a dimostrazione non solo della qualità del reparto ortopedico delle Apuane ma soprattutto di una “rete” ortopedica di area vasta, coordinata dal dottor Giuseppe Lioci, che funziona molto bene, con una grande collaborazione tra vari professionisti di più presidi ospedalieri che, lavorando in sinergia, garantiscono ai pazienti le migliori cure possibili.

SONCIN
Il direttore dell’Ortopedia dell’ospedale delle Apuane, Alberto Sancin, che ha guidato la squadra in questa delicata operazione

Nel caso specifico il percorso dell’Asl è stato avviato a seguito di un brutto infortunio sul lavoro nella zona del porto di Piombino. L’uomo, sui 50 anni, era apparso subito grave, con diverse fratture scomposte del bacino e una frattura-lussazione del piede destro. Prontamente soccorso, è stato condotto in urgenza all’ospedale di Piombino, in cui sono state prestate le prime cure. Una volta stabilizzato, il lavoratore è stato centralizzato all’ospedale di Livorno per sottoporsi alle cure rianimatorie. Qui è stato sottoposto con successo al primo intervento, poi il paziente è stato quindi trasferito all’ospedale “Apuane”.

A Massa l’equipe ortopedica - composta dal direttore della struttura Alberto Sancin e dagli ortopedici Andrea Vullo, Luca Magistrelli e Giuseppe Lucetti - ha eseguito il complesso intervento per la riduzione e la stabilizzazione delle fratture del bacino. Il paziente è ora fuori pericolo e verrà trasferito di nuovo nell’ospedale del suo territorio, dove potrà iniziare il suo percorso riabilitativo. “Si tratta di un caso di efficienza e di cooperazione tra diversi ospedali - commenta la direttrice generale Maria Letizia Casani - con una rete di professionisti della nostra azienda che agisce in sinergia e che mette il paziente al centro delle cure”.

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