ROBERTO OLIGERI
Cronaca

Assalto al castello di Podenzana. Tesoro sparito dalle antiche sale

Clamoroso furto nel maniero privato: portati via quadri preziosi, armature e armi medievali, mobili, oggetti rari

I carabinieri escono dal parco (foto Pasquali)

Podenzana (Massa Carrara), 12 marzo 2022 - Hanno avuto tutto il tempo di guardare, scegliere, sistemare il bottino, caricare forse un camion e filarsela indisturbati. E il bottino è un vero tesoro: quadri di grande valore, mobili antichi, oggetti rari, persino armature e armi medievali. Una devastazione quella messa a segno dai ladri nell’antico castello di Podenzana, il conto dei danni è ancora da completare ma certo ha parecchie cifre. Un lavoro non facile ora per i carabinieri cercare di mettere insieme le minime tracce lasciare dai ladri per tentare di dare loro volti e nomi. E il sospetto è che sia stato un colpo su commissione, con gli autori materiale informati di tutti i dettagli.

Ladri specializzati in furti di opere d’arte entrati in azione di notte. "Un bottino ingente" assicurano fonti accreditate. Una razzia scoperta ieri mattina dal custode del castello quando, entrato nell’antico maniero per l’abituale controllo, lo ha trovato svuotato ed ha subito avvertito i carabinieri della Compagnia di Pontremoli. Sono arrivati in una manciata di minuti i militari per eseguire i rilievi urgenti e aprire le indagini. Il castello, che svetta sul colle sopra i nuclei abitati di Podenzana a guardia della vallata del Magra e di fronte alla catena delle Alpi Apuane, ha una storia travagliata. Fu infatti oggetto di lunga contesa nel corso del XII secolo fra il Vescovo-Conte di Luni e i Malaspina, subì devastazioni ingenti nei secoli successivi a causa della guerra di successione spagnola.

Non molto distante sorge il Santuario della Madonna della Neve, ma è immerso nel verde, gruppi di case sparse lungo la strada, lontano dalla vista di passanti casuali e anche il transito di un camion può passare inosservato. L’unica struttura abitata nelle vicinanze è una casa di riposo per anziani, Villa Opatja, ma distante comunque diverse centinaia di metri dal Castello e in posizione opposta. Così per i ladri non è stato difficile scardinare il grande cancello che conduce nel giardino e, una volta all’interno della proprietà, forzare le aperture di accesso che conducono nel fortilizio.

Un castello privato, il proprietario era un imprenditore del pistoiese, dove era titolare di un locale notturno a Chiesina Uzzanese, molto noto in Toscana e morto pochi anni fa. Prima della pandemia il castello, grazie alla sua ubicazione geografica e alla spettacolare visuale che spalanca sulla vallata e le Apuane, era una location molto utilizzata per eventi culturali e mondani: incontri, ricevimenti, comunioni e soprattutto matrimoni, si succedevano infatti uno dopo l’altro soprattutto in primavera e d’estate. Negli ultimi tempi però, e soprattutto durante l’emergenza sanitaria, l’antico maniero ha dovuto sospendere tutte le attività ricettive. Gli interni sono rimasti intatti, con il loro tesoro di antichità, fino al passaggio dei ladri l’altra notte.

Strettissimo il riserbo sulle indagini che mantengono gli inquirenti che, oltre agli elementi raccolti all’interno del castello, si muovono ora nel settore dei furti d’arte. Un danno incalcolabile quello provocato al patrimonio del castello. Pochi i dubbi sul fatto che si sia trattato di un furto su commissione. Sembra infatti che i ladri sapessero esattamente che cosa portare via. Alcune antiche tele di valore sarebbero state tolte con cura dalle cornici in legno in cui erano esposte mentre altri quadri sono stati portati via integri. Non sarà facile per gli inquirenti risalire agli autori del colpo, anche perché non sarebbero molte le tracce lasciate dentro al castello dai ladri che avrebbero avuto tutto il tempo per procedere con calma.