Fusione tra istituti Moratti e Bonomi: "Altri accorpamenti? Impossibili"

Il presidente della Provincia replica al corpo docente: "La vicepreside Spadoni fa campagna elettorale". E spiega: "Non c’è stata alcuna posizione precostituita di Provincia e Regione. Nessuna revoca al piano".

E’ sorpreso il presidente della provincia, Gianni Lorenzetti, per l’attacco della vicepreside Lucia Spadoni alla sindaca Camilla Bianchi sulla fusione dell’istituto comprensivo Bonomi di Fosdinovo al Moratti di Fivizzano. "Non sarà che la Spadoni stia lanciando la sua candidatura a sindaco?". Per Lorenzetti a Fosdinovo tira aria di campagna elettorale e non ci sta a far giocare la partita su un terreno di competenza anche provinciale, peraltro già battuto anzitempo. Il presidente ha scelto quindi di replicare per fare chiarezza, ripercorrendo l’iter che ha condotto alla contestata fusione: "La Provincia ha ricevuto dalla Conferenza Zonale della Lunigiana, di cui fanno parte i sindaci di Fivizzano e Fosdinovo, la proposta di fusione del Bonomi di Fosdinovo con il Buonarroti di Marina di Carrara in considerazione della continuità territoriale e, in subordine, con il Moratti di Fivizzano".

Ma è un destino, quello della fusione con Fivizzano, che secondo la Spadoni sarebbe stato scritto in autonomia dalla Sindaca e rappresenterebbe l’ultima scelta per il corpo docenti. "Non vi è stata alcuna posizione precostituita né da parte della Provincia né delle amministrazioni comunali coinvolte - replica Lorenzetti - e la vice Preside ben dovrebbe conoscere le leggi e le regole, visto il ruolo che ricopre: proprio l’ufficio scolastico territoriale da cui lei dipende ha, infatti, confermato l’impossibilità dell’accorpamento con Carrara". Se i numeri della popolazione scolastica vacillano e di conseguenza scattano le fusioni tra istituti, non si tratta però di passaggi automatici: anzi, presuppongono una serie di step concertativi che Lorenzetti assicura essere stati espletati. "E’ bene ricordare che la Provincia, così come la Regione, si è opposta con ogni strumento a disposizione agli accorpamenti imposti dal Legislatore e dal Governo nazionale. Dopodiché, ha svolto un ampio e trasparente processo partecipativo, come riconosciuto da tutti soggetti coinvolti, prima di deliberare il dimensionamento scolastico per l’a.s. 2024/2025".

Il presidente puntualizza che già in fase di accertamenti istruttori della Provincia con la Regione erano stati richiesti ed acquisiti pareri che avevano confermato l’illegittimità di un accorpamento tra gli istituti di Fosdinovo e Marina di Carrara, in quanto appartenenti ad ambiti territoriali diversi. A nulla potrebbe valere, quindi, l’eventuale ricorso annunciato da Uil-Scuola per presunte violazioni delle norme procedurali sulle autonomie scolastiche, dettate dal decreto interministeriale 127 del 30 giugno, con conseguente creazione di un istituto con plessi distanti oltre 1 ora di auto e non sostanzialmente raggiungibili con altri mezzi. "Le asserite modifiche legislative in materia di ambiti territoriali sono del tutto prive di fondamento in quanto - puntualizza Lorenzetti - non avendo concluso il prescritto iter parlamentare, sono decadute e quindi prive di ogni effetto".

Così, il presidente chiude la questione ribadendo che, non essendovi altri strumenti normativi, non si possa far altro : "Non volendo esporre le scuole del territorio provinciale a scelte più gravose, confermo che nessuna revoca del piano di dimensionamento sarà proposta al consiglio provinciale".

Michela Carlotti