
L’audizione nei giorni scorsi in Senato del Commissario straordinario per la peste suina africana, Giovanni Filippini
Non solo recinzioni anticinghiale, ma anche gabbie di cattura, “agricoltori sentinella“ per sorvegliare il territorio e un vaccino anti Psa a “tecnologia Covid“ per trovare l’immunità protettiva degli ungulati. Sono le prospettive per mettere il virus sotto controllo elencate dal Commissario straordinario di Governo alla Psa Giovanni Filippini alla recente audizione in Senato davanti alle Commissioni riunite Sanità e Agricoltura. Non lo hanno scalfito le polemiche sui km di recinzioni e barriere per chiudere i varchi, ritenute inutili da cacciatori e sindaci. Però intanto si fa strada la revisione del piano strategico in corso che aveva cancellato le battute perché spostano i branchi di cinghiali e quindi anche la diffusione della Psa. E il Commissario ha accennato a negoziati con Bruxelles per riaprire territori che in questo momento sono in zona di restrizione perché i dati affermano che il virus ha smesso di diffondersi. Ma sarà possibile autorizzare le attività di depopolamento nel momento in cui le attività di sorveglianza segnalano che i territori non sono più infetti. Nel corso dell’audizione Filippini ha mostrato le zone di restrizione e poi quelle Cev di controllo dell’espansione virale al cui interno viene sviluppata un’attività di sorveglianza per stabilire dove sia effettivamente presente il virus e di conseguenza attivare le attività di abbattimento mirate. Saranno nominati tre subcommissari e uno di questi si occuperà del coordinamento delle attività nelle zone Cev, armonizzando le azionii. Il Commissario ha comunque ribadito il concetto di depopolamento mirato, fondato su un sistema algoritmico di “calcolo della sensibilità“. Per quanto riguarda l’uso delle gabbie di cattura, Filippini ha chiarito che sono state già acquistate da alcune Regioni, ma in numero non sufficiente. Il Ministero ha indetto tre gare per l’acquisto di gabbie, due delle quali andate deserte, mentre una terza ha riscosso due settimane fa la manifestazione di interesse di due aziende. Però entro un mese la procedura sarà conclusa e verranno assegnate alle Regioni sulla base della strategia in essere, della presenza dei cinghiali e dei distretti suinicoli. Occorre ancora stabilire chi gestirà le gabbie. Al Ministero dell’Agricoltura intendono creare attraverso fondi di pertinenza le figure di “agricoltore sentinella“ per una sorveglianza rapida e di prossimità.
"Ci dobbiamo presentare a giugno con un territorio sotto controllo, almeno l’80% delle carcasse, in zone anche molto complicate da un punto di vista geografico", ha avvertito Filippini. In merito al vaccino ha svelato che il Ministero della salute sta finanziando un progetto insieme al Centro referenza nazionale e all’Istituto Superiore di Sanità, ma al momento non ci sono notizie positive e sul potenziamento dei Servizi Veterinari ha spiegato che "i cambiamenti climatici hanno modificato la diffusione dei virus, probabilmente ci saranno altre situazioni da gestire e questi servizi nazionali vanno sicuramente potenziati".
N.B.