di Natalino Benacci
L’elegante ’Salotto d’Europa’ si è trasformato in un bivacco di manipoli dove a colpi di slogan, insulti e minacce è andato in scena un delirio no vax per contestare l’infettivologo Matteo Bassetti, invitato l’altra sera in Piazza della Repubblica a Pontremoli a presentare il suo libro "Una lezione da non dimenticare. Cronaca della battaglia per sconfiggere il Covid-19 senza panico né catastrofismo" (Cairo Editore). Un arrembaggio annunciato via social dall’imprenditore carrarese Nicola Franzoni, leader del gruppo Onda popolare, esponente di destra e negazionista, che da tempo contesta l’uso dei vaccini e la gestione della pandemia, e già noto alle forze dell’ordine. Ora per lui e altri contestatori – una decina – dovrebbe scattare la denuncia per manifestazione non autorizzata. Inoltre, il video di Franzoni con cui annunciava l’incursione pontremolese anti Bassetti è nel mirino del Comune di Pontremoli, a causa delle gravi offese lanciate dal ristoratore carrarese, già accusato a Roma di vilipendio alla Repubblica, nei confronti degli amministratori.
Per tutto il pubblico, arrivato in piazza ad ascoltare le interviste dell’avvocato Alfredo Bassioni, ideatore del format che da 17 anni anima l’estate pontremolese, si è trattato di un assalto a sorpresa. Oltre al gruppo di Franzoni erano presenti, riconoscibili perché indossavano una t-shirt bianca segnata da un simbolo rosso (un cerchio con una W), una quindicina di fanatici QAnon, che però si sono limitati ad ascoltare il dibattito senza disturbare e hanno marcato la distanza dalla compagnia di Franzoni.
Sul palco c’erano oltre al padrone di casa Bassioni, Matteo Bassetti, Susanna Esposito (infettivologa), Paola Pedrini (segretaria dell’Ordine dei Medici di Bergamo) e Isabella Goldmann (architetto). Non è stato facile a causa della tambureggiante contestazione del gruppo carrarese amplificata dall’uso di microfoni, portare avanti la conversazione. Ma tutto ciò non ha fermato le opinioni degli ospiti. E la platea ha iniziato anche a dare segni di insofferenza verso i disturbi esterni agitati dai negazionisti che imperterriti hanno proseguito la loro azione per tutta la durata della manifestazione. In piazza c’erano pattuglie dei carabinieri e della polizia urbana attente a controllare che il livello della gazzarra non oltrepassasse certi limiti. Anche se molta gente che seguiva in piedi avrebbe visto di buon occhio un intervento. Non tanto per i contenuti quanto per le urla e le intimidazioni.
"Siccome questa è una piazza di libertà credo che si potessero accogliere anche le voci contrastanti – ha detto il conduttore Alfredo Bassioni –. Sui vaccini c’è stata molta confusione creata da media e dalla medicina stessa, e un contraddittorio di questo tipo ci sta per integrare opinioni diverse. Abbiamo affrontato argomenti interessanti, lo abbiamo fatto in pillole, per facilitare la comprensione dei problemi. E’ emersa comunque in questo putiferio la forza di questo nostro salotto, che si è dimostrato superiore a ogni impropria invadenza. E il pubblico ha dimostrato di gradire, non la confusione, ma i contenuti".
A difendere gli ospiti del dibattito è salito sul palco il presidente del Lions Club Pontremoli Lunigiana, Gian Luca Rocchi. "Ognuno è libero di protestare, ma non impedire che gli altri esprimano le proprie idee", ha detto invitando i contestatori ad allontanarsi. "La piazza insulta ? La miglior risposta è quella della scienza - ha sottolineato Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova –. I vaccini hanno tanti anni di vita, grazie a queste tecnologie abbiamo rimedi importanti. Funzionano, riducono fino al 97% la terapia intensiva. Quindi io sto con la scienza non con il diavolo".