Crisi a Casa Ascoli, non tardano ad arrivare le reazioni politiche. "Da tempo come gruppo regionale – dichiarano in una nota l’onorevole di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese, i consiglieri regionali Vittorio Fantozzi e Diego Petrucci e il coordinatore provinciale Marco Guidi. - stiamo monitorando la difficile situazione in cui versa l’Rsa e di conseguenza anche i lavoratori e i ricoverati nella struttura. Vista la grave situazione debitoria di Casa Ascoli verso le cooperative e il futuro incerto della stessa struttura di ricovero, abbiamo già presentato il mese scorso un’interrogazione regionale alla giunta guidata dal centrosinistra, dove chiediamo come intende la Regione Toscana risolvere questa situazione".
Sul tema parla anche il Polo Progressista: "Facciamo presente al presidente Casotti che il bilancio 2023 di Casa Ascoli non si è chiuso con una perdita di 140mila euro, che si fa corrispondere al costo dei sei dipendenti di cui ’liberarsi’ ma è più consistente. Inoltre se il costo di quei 6 dipendenti corrisponde a 140.000 mila euro, visto che il costo totale del personale degli 8 dipendenti di Casa Ascoli è di 346mila euro, significa che esistono 2 dipendenti, risparmiati dalla messa in mobilità, con un costo quasi pari a due volte quello degli altri 6. Uscire sulla stampa definendo i dipendenti ’inattivi’, come stessero dalla mattina alla sera a scaldare una sedia, è un affronto nei confronti di chi per decenni ha dato il suo lavoro a Casa Ascoli, nelle mille difficoltà, nei mille problemi che certamente non sono stati causati dai dipendenti.Quando si ricoprono cariche istituzionali di vertice e quando soprattutto queste cariche sono di nomina politica occorrerebbe riflettere molto prima di esprimersi pubblicamente perché le parole sono pietre e giocare sulla pelle di persone e delle loro famiglie è un atteggiamento che non possiamo accettare".
Anche Dina Dell’Ertole, consigliera della lista civica ’Massa è un’altra cosa’, si dice preoccupata per il futuro della struttura e per i sei dipendenti, cosi come Ivo Zaccagna, capogruppo della stessa lista civica, il quale rincara la dose, attribuendo le responsabilità esclusivamente all’amministrazione comunale. "L’opposizione aveva chiesto un consiglio comunale dedicato alla gestione di Casa Ascoli", ha dichiarato Zaccagna, evidenziando che anche i sindacati confederali "giudicano fallimentare la gestione della struttura". Zaccagna ha inoltre riconosciuto la disponibilità della Regione "a fornire supporto alla comunità, pur precisando che la Regione non ha alcun obbligo in questa situazione, dato che la responsabilità ricade sul Comune e su Casa Ascoli".