Massa, giovane cardiopatico salvato al Noa. L’équipe di Giuseppe Arena in pole per la cura delle aritmie

Nel reparto del cardiologo viene praticata con successo l’ablazione transcatetere con radiofrequenza

Il primario Giuseppe Arena

Il primario Giuseppe Arena

Massa, 26 luglio 2024 – Un ragazzo cardiopatico di 17 anni salvato al Noa. Il giovane era affetto da anni da una forma di cardiomiopatia dilatativa con marcata riduzione delle capacità fisiche, e adesso è in via di guarigione grazie a un intervento eftettuato al Noa nel reparto diretto da Giuseppe Arena.

“Il ragazzo – sottolinea il dottor Arena – in precedenza era stato curato, non qui nel nostro territorio, in maniera aspecifica con farmaci dello scompenso. Abbiamo però rilevato che si trattava di una forma di tachicardiomiopatia causata da una forma persistente di tachicardia atriale insensibile alla terapia farmacologica. Il paziente è stato sottoposto a studio elettrofisiologico transvenoso per mezzo del quale è stata posta diagnosi di sede di tachicardia atriale iterativa, ad origine dalla parete posteriore dell’atrio sinistro. L’ablazione transcatetere con radiofrequenza è stata nel suo caso efficace nell’eliminare definitivamente l’aritmia, con un significativo miglioramento delle sue condizioni”.

Questa procedura viene garantita ormai in maniera usuale nella struttura di Cardiologia del Noa, dove il primario Arena è anche referente per l’Asl Toscana nord ovest per l’aritmologia interventistica e dove si curano per questa patologia numerose persone con estremo successo. L’ablazione transcatetere viene eseguita durante breve ricovero ospedaliero, in anestesia locale e mediante speciali sonde endovenose. Dopo lo studio elettrofisiologico, inizia la fase di “mappaggio” attraverso la quale viene ricercata e localizzata con precisione l’area responsabile dell’aritmia. Una volta identificata, l’area viene resa inattiva mediante la creazione di una piccola “cicatrice” provocata dal passaggio di una corrente che genera calore (radiofrequenza) trasmessa attraverso la sonda. Una procedura indicata per pazienti di tutte le età.

“Questo è uno dei casi paradigmatici - chiude Giuseppe Arena - delle forme di disfunzione ventricolare conseguenti a varie forme di tachiaritmie, condizione nota come tachicardiomiopatia, trattabile definitivamente, appunto, con le varie tecniche di ablazione transcatetere”.