Sabato 16 novembre alla Galleria Votre in piazza Alberica 5 a Carrara sarà inaugurata la mostra ’Progettare le infrastrutture culturali della città - Carrara lab’. Nella mostra, che resterà aperta fino al 30 novembre (visitabile dal giovedì al sabato dalle 16,30 alle 19,30), saranno esposti i progetti redatti dagli studenti e dalle studentesse del Laboratorio di Architettura degli Interni 2023-2024 della Scuola di architettura urbanistica ingegneria delle costruzioni del Politecnico di Milano su due aree strategiche della città di Carrara: il Museo Civico del Marmo e l’area dell’ex Mediterraneo. Nell’ambito del Laboratorio, 44 studenti del biennio specialistico, hanno proposto la valorizzazione dei luoghi della cultura ponendo particolare attenzione al recupero del patrimonio architettonico esistente.
L’esercitazione progettuale si è concentrata sul contesto urbano di Carrara, la città del marmo bianco, caratterizzata dalla presenza di importanti bacini estrattivi nella zona montana e da impianti per la lavorazione dei materiali lapidei nella zona di pianura verso la costa. Due sono le polarità urbane individuate che possono costituire importanti occasioni di rigenerazione urbana e di ampliamento dell’offerta culturale: il Museo Civico del Marmo e l’area dell’ex hotel Mediterraneo a Marina di Carrara. Per il Museo del Marmo gli studenti propongono un diverso ordinamento, riorganizzano gli spazi interni, definiscono nuovi percorsi espositivi e riprogettano gli apparati di allestimento in relazione al programma museale redatto nel 2024 dal direttore dello stesso Museo Stefano Genovesi.
Anche l’accesso al museo da viale XX Settembre viene ripensato, dotando il complesso espositivo di un parcheggio (come previsto dal piano attuativo del Comune), mentre le aree a verde dei giardini, dove sono presenti antichi blocchi di marmo e macchinari, sono state riprogettate in relazione alla volontà del comune di Carrara di valorizzare la vocazione a verde pubblico degli spazi aperti, che potranno essere utilizzati anche nei momenti di chiusura del museo.
Per il sito dell’ex Mediterraneo a Marina di Carrara, una parte di territorio rimasta per molti anni una vera e propria ferita da rimarginare, gli studenti si sono confrontati con realtà complessa, condizionata dalla presenza del parcheggio interrato che insiste su tutto il lotto considerato, proponendo una nuova polarità urbana, caratterizzata da un programma funzionale complesso che comprende una biblioteca, aree per il co-working, sale studio, sale conferenze, sale laboratoriali e didattiche, ed altri usi imprevisti.
Le due aree, due nodi di un sistema più articolato, vogliono offrire all’amministrazione comunale di Carrara alcune suggestioni per sviluppare un progetto territoriale di valorizzazione della città pubblica e della cultura del marmo in chiave contemporanea.
Un modo concreto per far partecipare anche le nuove generazioni a una visione diversa della città, con una particolare predisposizione a valorizzare quelle che sono le loro idee, fresche e diverse da quelle che siamo abituati a conoscere ed a praticare ormai nel passare degli anni, per avere un punto di vista diverso.