L’Autocisa sarà prigioniera a lungo dei cantieri a causa della demolizione e ricostruzione dei viadotti Civasola, Volpara e Gravagna a valle della galleria di valico. Quella del 2024 rischia di essere un’estate calda soprattutto per i lavori sul viadotto Gravagna, lungo 600 metri, che prenderanno il via giovedì e termineranno a Pasqua 2025. E’ prevista la prima fase di demolizione-ricostruzione dell’opera in carreggiata nord, un intervento di particolare complessità della durata di diciotto mesi per ogni carreggiata, che richiede lo smontaggio nella stessa successione con la quale l’opera è stata a suo tempo costruita, per poi procedere al rifacimento degli impalcati, uno per volta. Invece le lavorazioni sulle carreggiate in direzione sud di Civasola e Volpara sono state già concluse ad aprile, mentre quelle sulla corsia nord (iniziate ad ottobre) saranno ultimate la prossima primavera.
Quando proseguiranno i cantieri programmati di manutenzione ordinaria e straordinaria lungo la A15 garantendo comunque la piena percorribilità delle due corsie per senso di marcia durante i fine settimana ad eccezione delle tratte interessate dai lavori sul viadotto Gravagna. In questo periodo ha destato preoccupazione la chiusura per una frana, della statale 62 della Cisa che è sempre servita come alternativa per il traffico d’emergenza dell’A15. L’Anas ha già affidato i lavori di ripristino, ma servirà almeno un mese per la riapertura.
L’Autocisa è da sempre costellata di piccoli e grandi cantieri a causa di viadotti (177), cavalcavia (38) e gallerie (36) realizzati nei primi anni Sessanta-Settanta del secolo scorso. L’impegno di Salt per l’ammodernamento della Parma-La Spezia prevede un investimento di circa cento milioni di euro quest’anno e altri 120 milioni il prossimo, con circa 250 lavoratori coinvolti tra maestranze di Salt e addetti di ditte terze. Oggi molte infrastrutture possono essere demolite e sostituite, ma anche aggiornate grazie a nuovi tipi di calcestruzzo che le rendono anche antisismiche. Nel periodo aprile-settembre 2024, per minimizzare le ricadute sulla viabilità, Salt ha previsto una gestione dinamica delle corsie aperte al traffico grazie alla quale saranno rese disponibili due corsie nella direzione di traffico prevalente, in modo da ridurre il più possibile i disagi all’utenza autostradale. Tra le misure previste nel corso dei lavori sul viadotto Gravagna ci sono la predisposizione di un piano operativo di emergenza, condiviso con le Prefetture territorialmente competenti e la Polizia stradale, che prevede l’attivazione di vie di fuga in grado di far defluire il traffico autostradale su viabilità a scala almeno provinciale in caso di blocco della circolazione. Poi l’attivazione di piste di emergenza nell’area di cantiere in grado di garantire in modo permanente il transito dei mezzi di soccorso, il rifacimento dei by pass autostradali per agevolare le manovre di scambio di carreggiata e il posizionamento di due carri di soccorso pesante localizzati in punti strategici per rimuovere immediatamente eventuali veicoli in panne.
Natalino Benacci