Era da tempo che non si assisteva a una seduta del Consiglio comunale di Fivizzano così animata come l’ultima. Un evento pubblico al quale erano presenti tutti i componenti sia di maggioranza che di opposizione per dibattere su numerosi punti all’ordine del giorno. E dove si è assistito a un serrato scontro fra le due formazioni politiche avversarie come non si vedeva da tempo. Questo in conseguenza di una mozione presentata dalla minoranza. L’opposizione, dopo aver partecipato alle commemorazioni degli eccidi dell’estate del ’44 si è resa conto del fatto che tali eventi non riescono a produrre una memoria condivisa sul territorio e pertanto ha presentato una mozione finalizzata al recupero del Museo di San Terenzo e alla realizzazione di progetti innovativi per rendere la memoria "attiva". A rispondere per prima è stata la consigliera Francesca Nobili, seguita dal presidente del Consiglio comunale Giovanni Poleschi, i quali hanno ricordato il grande impegno del Comune di Fivizzano, già dal lontano passato, per mantenere vivo il ricordo delle drammatiche vicende che hanno ferito le comunità del territorio nell’ultima guerra. Interventi che facevano presagire una presa di posizione più dura e determinata che è stata espletata dal sindaco Gianluigi Giannetti. "Avete presentato una mozione vergognosa – ha esordito il primo cittadino senza giri di parole –. Voi vorreste insegnare a noi come fare Memoria? Ma Fivizzano, con Marzabotto e Sant’Anna di Stazzema, è purtroppo ai primi posti in Italia per il numero di vittime dei nazifascisti. Di che memoria attiva si parla quando già nel 1997 abbiamo avuto la visita del presidente Scalfaro a San Terenzo Monti e nel 2019 dei presidenti della Repubblica Italiana e di Germania? Pensate che tutto questo sia piovuto dal cielo? E’ stato invece frutto del grande lavoro già iniziato dai colleghi che mi hanno preceduto e da persone che sempre si sono spese in questo settore".
"Fivizzano, qualche hanno fa ha vinto il ’Premio dei Presidenti’, sono andato di persona a ritirarlo a Berlino – ha aggiunto Giannetti – di quale recupero si parla per il Museo della cultura della memoria di San Terenzo? Vi giungono scolaresche da tutte le parti d’Italia e anche dalla Germania, così pure visitatori di tanti Paesi d’Europa e del mondo. Abbiamo contatti stretti con la Germania e negli ultimi anni anche con gli Usa. Recentemente abbiamo ospitato una delegazione americana di discendenti dei soldati che hanno liberato i nostri paesi. Abbiamo un delegato alla Memoria che è stato invitato a Los Angeles da una Fondazione di questi combattenti ed è cavaliere al merito della Repubblica Federale di Germania. Ben pochi credo in Italia possono vantare questi meriti. Quindi l’ultima cosa davvero che questa opposizione di centrodestra può fare è quella di insegnare a noi come fare Memoria".