C’è chi dice sia una verifica sul mandato, chi parla di una semplice assemblea di confronto. Chi la vede come una tirata d’orecchie alla sindaca Serena Arrighi dopo lo tsunami nelle stanze dei bottoni che ha visto le dimissioni prima della fedelissima dell’ufficio di gabinetto Marella Marchi poi del segretario generale, chi invece parla di un incontro necessario che andrebbe fatto più spesso. Di fatto la sindaca e la giunta si sono incontrate in via Groppini con l’assemblea del Partito democratico. Un’assemblea blindata di cui di ufficiale è trapelato poco o nulla, ma le versioni sul detto e fatto sono tante e contrastate. Così da rumors di corridoio raccolti in via Groppini pare che la sindaca abbia giustificato il mancato contatto con il partito principale della sua coalizione con la mancanza di esperienza. Così come dal partito nell’incontro ufficiale non si sia affondata la lama nelle magagne della giunta. Quello che invece è emerso e dentro e fuori dall’incontro è la necessità di un cambio di passo nel Pd e nei rapporti dei Dem con l’amministrazione che si presta a più teoremi e che dovrebbe essere concretizzato nella celebrazione di quel congresso nell’aria da mesi e di cui nessuno sa più nulla. Tanto che se i segretari provinciali e il comunale di Massa, rispettivamente Enzo Manenti e Enzo Ricci hanno rassegnato le dimissioni in vista dell’evento congressuale, Gian Luca Brizzi è ancora attaccato a quella poltrona che adesso però comincia a scricchiolare.
C’è che dice stia aspettando che sulla scacchiera si apra una casella per sé o per qualcuno a lui molto vicino, che potrebbe ricoprire il posto vacante di Marella Marchi, ma che ha già suscitato più di un maldipancia all’interno della macchina comunale. Intanto i meglio informati parlano di una geografia politica dove Luca Barattini finirà alla segreteria del partito con l’intento di recuperare in giunta un po’ di quella verve che Arrighi non avrebbe garantito. Da qui, nella liturgia dem, l’ipotesi di dare il settore del lapideo al presidente del consiglio Cristiano Bottici e sostituirlo in assise con Maria Mattei. Tutte voci di corridoio che al momento sembra non riescano a trovare la rotta e che ancora preludono a quel famoso rimpasto di giunta di cui si parla da mesi.