Se destra e sinistra ancora vagolano in alto mare, più chiare sono le acque del centro dove la Democrazia Cristiana sfodera un nome noto: Giuseppe Costa. Il professore all’istituto del marmo, già vertice dei cacciatori, adesso scende in campo per il centro che più centro non si può. Lo ha voluto il segretario nazionale della democrazia Cristiana, Renato Grassi, che in una nota gli ha dato l’incarico di commissario per organizzare un grande centro in città.
"La crisi economica e il disagio sociale – scrive Costa – pongono interrogativi. Si punta a un nuovo centro: quasi la metà degli Italiani oggi non vota. Da troppo tempo emergono situazioni problematiche ed elevata è l’indigenza nelle famiglie. Sempre più poveri. Siamo di fronte a una società più materialista prigioniera dell’ individualismo. L’essere umano è stato creato a immagine e somiglianza di Dio. Quindi puntiamo a garantire ai giovani la speranza di un futuro, a dare solidarietà a chi soffre. Riportare la dignità sociale. Questa preziosa opera farà sentire nell’intimo la rasserenante certezza della fede. Questi valori mi hanno spinto a far parte di questo programma politico e invito tutti gli amici di buona volontà".