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Le nostre radici di Eva Bertolini
Avenza ha una storia ricca di eventi e personaggi che combattendo per la resistenza hanno segnato le vicende d’Italia. I padri di famiglia trasmettevano ai loro figli idee repubblicane e di libertà rendendo gli avenzini grandi sostenitori di Mazzini, a cui dedicarono il monumento in piazza Carlo Finelli. Da sempre sono stati un popolo diffidente nei confronti delle novità e fortemente legato alle proprie tradizioni; questo sentimento ha reso difficile l’attecchire del fascismo. Dagli elenchi degli iscritti al partito ne risulta un numero inferiore rispetto alle zone limitrofe. Uno degli eroi è stato Gino Lucetti. Antifascista e con forti ideali di giustizia e libertà, manifestò la sua opposizione al regime in modo radicale, attentando, nel 1926, alla vita di Mussolini. Essere di Avenza in quegli anni significava essere del paese di Gino Lucetti. Il radicamento degli ideali libertari era così forte da indurre intere famiglie, come quella dei Petacchi, a lottare per la resistenza. Un’altra figura che ebbe una grande rilevanza è quella di Gino Menconi, figlio di borghesi benestanti. Nonostante una posizione economica agevolata, decise di vivere in clandestinità e in esilio, scontando diversi anni di carcere, fino all’orrenda morte (bruciato vivo), pur di lottare per i suoi ideali. A lui è dedicato anche il nostro istituto scolastico. Molte altre persone hanno contribuito alla causa sacrificandosi. La memoria di quello che è successo costituisce la nostra storia e non dobbiamo dimenticarlo mai.