
di Natalino Benacci
L’Istituto Agrario è una risorsa per il futuro. Una realtà di eccellenza quella che ha esordito quest’anno a Fivizzano, dove la scuola va ad integrarsi con la filiera agricola del territorio e con i suoi prodotti tipici tradizionali: l’olio extravergine d’oliva, la castagna, lo zafferano, la mela rotella, il fagiolo Dop, solo per fare qualche esempio. "Gli studenti dell’Istituto hanno la possibilità di visitare aziende locali - spiega la dirigente scolastica Lucia Baracchini -, ma anche di esercitare attività pratiche regolarmente nell’azienda agraria di Soliera dove viene curato un piccolo orto in base alla stagionalità dei prodotti". In azienda i ragazzi vengono coinvolti nelle operazioni colturali relative alle piante presenti nelle serre, specialmente nel periodo primaverile quando l’azienda produce piante ornamentali da fiore (come surfinie, gerani, fucsie, gazzanie, lantane), aromatiche (salvia e rosmarino, lavanda e timo) e piantine da orto. Grazie alle competenze acquisite nel campo degli innesti, da qualche tempo è stato inoltre possibile coltivare diverse piante di mele della specie Rotella.
Di particolare rilevanza formativa risulta essere l’attività di piantumazione e messa a dimora di piante ornamentali in alcuni comuni della Lunigiana come Fivizzano, Pontremoli e Aulla, alla quale partecipano fattivamente e con entusiasmo tutte le classi dell’istituto. Oltre alle attività pratiche, non manca la partecipazione ad importanti concorsi indetti per i diversi istituti agrari regionali e nazionali: proprio lo scorso anno, l’Istituto Tecnico Agrario di Fivizzano si è aggiudicato il primo premio nel concorso“"Che film l’agrobiodiversità!”, indetto dalla Regione Toscana con un video completamente autoprodotto che individuava nel rispetto dell’agrobiodiversità, nonché nella valorizzazione del territorio, alcuni tra i punti cardine nella crescita personale e professionale dei nostri studenti.
Per quanto riguarda le materie più specificatamente tecniche, come genio rurale, viene mantenuta la linea del rispetto dell’ambiente naturale. Con questo intento, la materia si innesta all’interno di correnti di pensiero nuove e innovative come la biofilia, ossia la progettazione di interventi strutturali in grado di far riconoscere e apprezzare l’ambiente naturale rafforzando l’importanza della convivenza tra ambiente costruito e ambiente naturale, sottolineando il suo ruolo chiave per il benessere sostenibile. Compito principale, condiviso da tutti i docenti, è favorire il legame dei giovani con le loro radici. Non solo. Attraverso l’aiuto di tanti professionisti e delle tante forme di cooperazione che sono state create, l’obiettivo è anche far sì che ogni singolo studente diventi protagonista del percorso scolastico.