
Un momento della funzione celebrata per la riapertura della cappella
Massa, 27 luglio 2023 – In tanti, oltre ogni rosea aspettativa, coloro che ieri in un'atmosfera di preghiera e raccoglimento hanno partecipato alla riapertura della cappellina Bondielli. Ad officiare la messa cattolica in quella che un tempo era conosciuta da tutti come la “cappella degli scout”, vent'anni dopo l'ultima celebrazione in via Ponticello sud, è stato don Daniele Arcari, parroco della chiesa della visitazione, detta anche “la madonna del monte”. Tra i fedeli accorsi per «beneficiare nuovamente di uno storico luogo sacro – hanno dichiarato alcuni di loro – rimasto chiuso per troppo tempo e tornato finalmente a vivere», c'erano persone di tutte le età. Costruita nel 1931 insieme ad un campo da gioco, quali servizi aggiuntivi del ricreatorio scout, venne consacrata con benedizione solenne il 27 giugno del 1932, dall'allora vescovo della diocesi apuana, monsignor Giuseppe Bertazzoni. Tre anni più tardi, il 5 dicembre del 1935, venne riconosciuta quale oratorio pubblico intitolato a san Giovanni Evangelista, da monsignor Cristoforo Terzi. Nel 1936 per motivazioni politiche vennero fatti chiudere sia il ricreatorio che la cappella. Infine, il 6 dicembre del 1970 alla presenza di numerosi scout, giovani e meno giovani, nonché di ex frequentatori dell'oratorio e del campetto, è stata riaperta al culto con la celebrazione di una funzione religiosa da parte del vescovo dell'epoca, monsignor Aldo Forzoni. La cappella è stata progettata e fatta costruire in stile neogotico da Alberto Bondielli, uno dei componenti della nota famiglia massese, scomparso da tempo, nell'area dove a quel tempo trovava sede il laboratorio di marmi di famiglia. Una volta terminata venne dedicata da Bondielli, al padre Andrea e alla madre Clarae Bondielli Lemmi, come riportano le lapidi presenti al suo interno. «Ora et labora», dal latino prega e lavora, il motto con cui venne costruito l'oratorio, dopo che lo stesso Bondielli conobbe il fondatore del movimento scout il lord britannico, Robert Baden-Powell, a Torino. Al suo interno, due le immagini dipinte ai lati dell'altare, e la statua della madonna del buon consiglio, in passato portata anche in processione. Alla celebrazione pubblica di ieri oltre agli scout dell'Associazione giovani esploratori ed esploratrici apuani, accompagnati da Gianfranco Lemmi, era presente anche Lilliano Mandorli, sia in veste di componente del centro studi massese Alcide De Gasperi, che di lupetto scout centenario. «Inizialmente vorremmo che la cappella resti aperta tutti i mercoledì, con la speranza – spiega a nome dei volontari, la figlia di Alberto, Agnese Bondielli – che il nostro gruppo “Quelli del ponticello”, divenga una fucina d'idee in grado sia di organizzare iniziative, che di coinvolgere dei benefattori che ci consentano di portare a termine la ristrutturazione, incluso il ripristino di energia elettrica e il riscaldamento». Una decina coloro che insieme ad una delle figlie di Alberto Bondielli, si sono sono rimboccati le maniche affinché il sogno si trasformasse in realtà, proprio come al tempo della sua realizzazione. Presente tra gli altri anche Rita Badiali, figlia di quel Giuseppe Badiali, che contribuì insieme a Bondielli a realizzare la cappella.