Grotta e museo senza barriere Sotto terra arrivano il segnale wi-fi e le telecamere per la sicurezza

La struttura, unica in Toscana, accessibile ai disabili dopo il completamento delle opere di restauro. Potenziata anche l’offerta culturale e turistica. Riportati a Equi molti reperti che erano finiti a Firenze.

Grotta e museo senza barriere  Sotto terra arrivano il segnale wi-fi  e le telecamere per la sicurezza

Grotta e museo senza barriere Sotto terra arrivano il segnale wi-fi e le telecamere per la sicurezza

Il nuovo museo delle grotte di Equi Terme parte dal passato per arrivare al futuro: dalle tracce rimaste della preistoria alla globalizzazione della rete che riesce a portare nel sottosuolo il segnale wi-fi per restare sempre connessi. E, nel tragitto, riesce anche ad abbattere le barriere: ogni parte della struttura ora è accessibile ai disabili. L’inaugurazione del museo, ora intitolato allo scomparso sindaco Paolo Grassi che ha creduto e investito sulle potenzialità delle grotte, l’altra mattina con il presidente della Regione Eugenio Giani. La struttura, ha visto una totale riorganizzazione ,anche negli spazi espositivi: via le barriere architettoniche, servizio wi-fi che consente al segnale internet di arrivare in tutta l’area museale ed anche all’interno delle grotte, attivato un sistema di sicurezza dotato di varie telecamere e sistemi d’allarme che rendono sicuri sia i reperti musealizzati sia le visite nella grotta. Una ristrutturazione resa possibile da un intervento di circa 140mila euro.

"Il Parco delle Grotte amplia la sua offerta didattica, culturale,storica ed emozionale – ha spiegato il sindaco Gianluigi Giannetti – e l’amministrazione Comunale ringrazia per la collaborazione il presidente regionale Eugenio Giani, quello del Parco delle Apuane Alberto putamorsi, Roberto Galassi presidente del Gal Lunigiana, Marta Colombo, Emanuela Paribeni della Soprintendenza Archeologica, i tanti altri funzionari e tecnici". Giannetti ha sottolineato l’intitolazione del museo alla memoria dell’ex sindaco Paolo Grassi che nel 2009 aveva promosso studi e ricerche che hanno portato poi alla realizzazione del Museo". "Sono stati musealizzati molti reperti provenienti dagli scavi, iniziati ben 114 anni fa – spiega il vicesindaco Giovanni Poleschi – che erano stati raccolti al Museo Universitario di Firenze,dove esiste un’area tutta dedicata al sito di Equi. Oggi, per la prima volta, grazie alla Soprintendenza, alcuni reperti sono esposti esattamente nel luogo della loro scoperta. I più significativi sono indubbiamente lo scheletro dell’Orso Speleo- con le ossa ritrovate in loco. Un reperto più unico che raro è il feto di un orso delle caverne.

Grande la soddisfazione del vice sindaco per l’importante iniziativa: collabora infatti al Museo ormai da anni, prima con Paolo Grassi, oggi con l’amministrazione Giannetti che lo ha portato a compimento. Un traguardo importante, dopo molti investimenti. "Un Museo unico a livello toscano – ha sottolineato ancora il sindaco – :e fra i primi a livello naturale del suo genere, con il ritrovamento addirittura di due piccoli orsi appena nati. Tutto questo ci permette oggi di presentare un’offerta migliore nel campo della ricezione culturale e turistica-che si trasforma in un aumento della capacità storica, culturale e narrativa del territorio, regalandoci un Parco delle Grotte sempre più a misura di tutti."

Roberto Oligeri