REDAZIONE MASSA CARRARA

Guang Rong, ok al piano. Scatta la fase 2. Quattro giorni per rimuovere il gasolio

Fumata bianca dopo il nuovo incontro in Capitaneria e il summit in Prefettura. Le stime per l’inizio delle operazioni e la loro durata

La gigantesca nave cargo Guang Rong si è arenata davanti al pontile, dopo averlo decapitato, dalla notte dello scorso 28 gennaio

La gigantesca nave cargo Guang Rong si è arenata davanti al pontile, dopo averlo decapitato, dalla notte dello scorso 28 gennaio

Odissea Guang Rong, è arrivata nella tarda serata di ieri dopo il conclusivo summit in Prefettura la fumata bianca che fa scattare la Fase due, quella che consente di procedere con le delicate e urgenti operazioni di rimozione del gasolio, ancora chiuso dentro la nave incagliata davanti al pontile. La fumata bianca, dicevamo, riguarda il tanto atteso piano che è stato messo nero su bianco dalla ditta Neri, vagliato dalla Capitaneria di Porto e attenzionato oltre che da tutti gli enti competenti, dall’amministrazione comunale, sindaco Persiani in testa. Il quale ha ricordato come l’autorità giudiziaria stia vigilando su tutte le operazioni sulla nave, attualmente sotto sequestro e bloccata di fronte a Marina di Massa dallo scorso 28 gennaio.

Il piano è stato dunque approvato, con alcune prescrizioni soprattutto per quanto concerne la sicurezza delle operazioni. Ieri pomeriggio, inoltre, il sindaco è stato accompagnato dai periti sul pontile in avvio dell’iter relativo alla quantificazione del danno. Dal quale potrà emergere l’opportunità di intervenire per un suo restauro oppure per una ricostruzione ex novo. Dopo che giovedì i soggetti interessati – Arpat, amministrazione comunale, Capitaneria – hanno dato delle indicazioni sugli eventuali miglioramenti del piano, ieri mattina si è svolta una nuova e decisiva riunione proprio in Capitaneria durante la quale il documento è stato ulteriormente visionato e ritoccato. A integrazioni apportate, ci si è spostati in Prefettura per il definitivo briefing che ha dato l’ok. Civorranno comunque ancora un paio di giorni all’incirca per poter pensare di iniziare l’attività vera e propria di estrazione del carburante. Occorre far presto, anche per via del meteo incerto, ci sono da eliminare 102 tonnellate di gasolio presenti nei quattro serbatoi del cargo. Per quanto riguarda infine la durata di queste stesse operazioni di aspirazione del carburante, si stima che possano essere portate a compimento dalla ditta Neri al massimo nel giro di tre o quattro giorni. Ad ogni modo, maggior precisione potrà emergere quando saranno iniziate le operazioni e avranno preso il loro ritmo. Le operazioni di rimozione del gasolio, peraltro, faranno cambiare il peso della gigantesca nave: elemento da valutare per quanto riguarda la maggiore esposizione alle correnti e un diverso punto di equilibrio.

Una volta eliminato il pericolo di minaccia ambientale, la macchina dell’emergenza si potrà concentrare sull’eliminazione dei detriti di marmo presenti sulla nave: la Fase tre. Come anticipato dal governatore della Regione, Eugenio Giani, il piano più concreto pare essere quello di un lungo cordone di tubi che partirà dalla spiaggia antistante il pontile per arrivare all’interno del cargo incagliato. Prevista un’autobotte che possa raccogliere in una giornata il gasolio. Anche per la struttura decapitata nella parte finale si aprirà più avanti un tavolo ad hoc.

Irene Carlotta Cicora