REDAZIONE MASSA CARRARA

Ha la febbre alta, ma non il virus Combatte da sola da 2 settimane "Nessuno mi viene incontro"

L’odissea di una massese residente a Gronda, costretta in casa: inefficaci le cure

Febbre a quaranta ma il Covid non c’è? Finisci nel limbo della sanità. Là dove i malati possono restare giorni interi, settimane oppure mesi senza ricevere risposte. E così capita che una nostra concittadina residente a Gronda, Angela Grossi, si trovi da diciassette giorni a combattere da sola contro una febbre a quaranta gradi che non se ne vuole andare. E nessuno può – o vuole - darle una mano. "Il 7 settembre è stato il primo giorno in cui mi è venuta la febbre – racconta -. Avevo oltre 40 gradi. Ho chiamato la guardia medica ma mi hanno risposto che non possono intervenire, dato che avevo la febbre, e di chiamare il mio medico. E’ quello che ho fatto ma, purtroppo, non lo conosco: lo avevo cambiato solo due giorni prima. Mi risponde il sostituto che mi prescrive cortisone e antibiotico". Nessun risultato. Ancora febbre a 40 gradi, la guardia medica prescrive il tampone ma l’esito è negativo. Un’altra telefonata al medico di famiglia, un altro dottore che prescrive un nuovo antibiotico. Non è Covid, dice il tampone, ma nulla fa scendere la febbre. "Ho richiamato ancora la guardia medica ma la risposta è sempre la solita – prosegue Angela -. Ho richiamato il mio medico ma mi ha detto che non può intervenire e di non andare in ambulatorio con febbre. Mercoledì sera ho chiamato il 118 con la febbre a 40,5, dopo 17 giorni. Mi dicono di non recarmi in ospedale e di chiamare l’unità di crisi Covid per il tampone. Ma ho già fatto due sierologici e un tampone: tutto negativo. Cosa devo fare – domanda disperata Angela -? Ho la febbre alta da due settimane, nessuno interviene, non posso andare al Pronto soccorso e le pasticche non fanno niente. Sono in isolamento dal 7 settembre e non posso sapere perché ho questa febbre…".