REDAZIONE MASSA CARRARA

I ’gioielli’ di San Terenzo. Le opere sacre in mostra

Un contributo importante dalla chiesa di Fivizzano per la kermesse a Massa. Nel museo in vetrina quattro tele ad olio due mazze processionali e lucernai.

Le opere che sono attualmente in mostra al museo diocesano

Le opere che sono attualmente in mostra al museo diocesano

Apertura del giubileo: in esposizione al museo diocesano opere d’arte della chiesa-santuario di San Terenzo Monti. Un contributo importante di testimonianza di fede, a livello della nostra Diocesi, viene dalla Chiesa-Santuario di San Terenzo Monti, la più antica della Lunigiana risalente al 728, in epoca longobarda. Un contributo, che consiste nell’affidamento temporaneo di alcune secolari opere artistiche custodite all’interno della Chiesa di San Terenzo al Museo Diocesano di Massa, in occasione della mostra dal titolo: "Sentieri di Speranza.Viaggi di fede e umanità".

Si tratta di quattro tele ad olio, risalenti al Seicento raffiguranti l’uccisione del Santo, il rinvenimento del suo corpo e la sua traslazione dalla Piana di Luni, su un carro trainato da buoi fino all’attuale borgata omonima che, in quel tempo secondo una antica tradizione popolare, si chiamava "Malpasso". "Sono dipinti importanti, specialmente le tele che raffigurano l’uccisione ed il ritrovamento del corpo di San Terenzo, vescovo e martire- spiega uno storico dell’arte - così come sono di grande valore i due ’lucernai’ affidati in contemporanea per essere esposti al Museo Diocesano. Il loro uso processionale a fini religiosi e di fede era quello di portare la luce festosa ,visibile a tutti. Le loro decorazioni dorate, sono costituite da oro "in foglia", quindi di importante valore non solo storico-religioso,ma pure sotto il profilo economico.

Gli altri oggetti affidati per la mostra, sono rappresentati da due "mazze processionali"- aggiunge l’esperto-utilizzate per simboleggiare l’autorità del Priore e del Sottopriore nella guida dei componenti la Confraternita durante le processioni. Raffigurano, una San Terenzo e l’altra la Madonna della Rosa. Un insieme di opere dal valore storico-artistico di spessore, concesse temporaneamente per essere esposte nel Museo Diocesano di Massa, da parte della Parrocchia di San Terenzo Monti. Certamente, fra un anno nel gennaio 2026, torneranno nella Chiesa-Santuario a San Terenzo, però si tratta di un gesto non da poco e che va assolutamente apprezzato".

Le opere in questione, prima di essere prelevate sono state fotografate e registrate tramite documentazione firmata da parte di don Emanuele Borserini, delegato vescovile per i rapporti con la Soprintendenza in Beni culturali e Edilizia di culto nella nostra Diocesi, già parroco di San Terenzo Monti.

Roberto Oligeri