ANGELA MARIA FRUZZETTI
Cronaca

I primi passi di Marco Antonio La speranza nata dalla solidarietà

Il bimbo di 7 anni ha cominciato a muoversi grazie al deambulatore acquistato con l’aiuto di tanti cittadini

I primi passi di Marco Antonio La speranza nata dalla solidarietà

di Angela Maria Fruzzetti

Tuta da ginnastica, scarpette da tennis, tanta voglia e curiosità di conoscere il mondo. Marco Antonio, sette anni appena compiuti, fino a pochi mesi fa viveva tra la carrozzina, il letto e le braccia dei familiari. Oggi riesce a stare in piedi e muovere i primi passi verso l’autonomia. Si apre uno squarcio di speranza nell’odissea del bambino disabile e della sua famiglia denunciata nei mesi scorsi dal nostro giornale per sostenere la loro battaglia. Il bambino aspettava da un anno e mezzo un deambulatore che lo aiutasse a muovere i primi passi. "A fine 2022, dopo un anno e mezzo di attesa – racconta mamma Claudia - per l’Asl avrei dovuto aspettare ancora un altro anno e mezzo. Ho avuto la fortuna di incontrare Francesco Mangiaracina, che venne da noi per la questione di un parcheggio. Ero prossima alla partenza per Roma, per le cure del bimbo, e mi sono sfogata, raccontandogli la situazione. Da allora Francesco non ci ha più lasciati e anche oggi ci telefona più volte al giorno. Grazie alla sua idea di produrre e vendere un biscotto della solidarietà, che ha coinvolto la città di Massa e anche Seravezza, siamo rinati. E grazie anche al giornale La Nazione che ha seguito tutta la vicenda sensibilizzando i lettori e l’intera città. Certo, restano problematiche non facili ma sentire la solidarietà di tante persone aiuta ad affrontarle meglio. Ed è bello vedere Marco Antonio muoversi da solo grazie a quel deambulatore arrivato a Natale. Anche le maestre sono entusiaste, perché Marco Antonio ce la mette tutta per muoversi, spostarsi, cercando di afferrare oggetti che lo incuriosiscono". I primi progressi verso l’autonomia sono compiuti.

E questa è la parte migliore della storia, ma se mamma Claudia non avesse incontrato Francesco Mangiaracina? "Sarei rimasta nel buio di sempre – dichiara –. Avrei aspettato come ho fatto in questi anni. Eravamo chiusi nel nostro dolore. Francesco con l’associazione ‘Tutto per Massa’ ha preso in mano la situazione e le cose sono cambiate all’istante quando siamo riusciti a ottenere il deambulatore. Devo ringraziare tutta la comunità per la solidarietà dimostrata. Con quel biscotto, la solidarietà e le risorse che ha portato si è aperto un mondo che non conoscevo. Ci sono persone che mi telefonano chiedendo di poter venire a trovare Marco Antonio, che ama essere coccolato. Ecco, questo mi riempie il cuore di gioia perché fino a sei mesi eravamo soli e dimenticati. Anche l’azienda Usl adesso è più sensibile: ci ha procurato scarpine con plantare adatto e in seguito un passeggino per le esigenze del bimbo. Nonostante tutte le problematiche che abbiamo davanti, ci sentiamo felici, perché non siamo più soli e anche Marco Antonio lo ha capito, si vede dalla sua espressione di serenità".

Una prima battaglia vinta, quella della famiglia Lorenzetti: dimostra come gli enti, spesso intrappolati negli ingranaggi della burocrazia, abbiano purtroppo bisogno di essere sollecitati. "Tre anni di attesa sarebbero stati davvero troppi per il recupero del bambino" aggiunge Claudia. Un parcheggio, un bambino disabile senza prospettive, due genitori affranti, la solitudine di una storia assurda che si è sciolta nella dolcezza di un biscotto: potrebbe sembrare una favola se non fosse successo per davvero. Due commercianti dal cuore d’oro, Veronica Gigli della pasticceria Tonlorenzi e Marco Mariani di Zucchero a velo, hanno prodotto il “Biscotto della solidarietà” che è andato a ruba: ne hanno dovuti sfornare oltre 700 in poco tempo, che hanno consentito di mettere insieme 4.070 euro. "Un grande aiuto per noi – si commuove Claudia – per poter affrontare le cure di cui necessita Marco Antonio che ora sta facendo progressi. Neanche se me lo avessero detto avrei creduto di vedere mio figlio muoversi da solo".